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I Finanzieri del Nucleo Speciale per la Radiodiffusione e l’Editoria hanno sequestrato immobili, conti correnti e quote societarie per un valore equivalente ai contributi statali illegalmente percepiti in soli tre anni da due imprese editrici di Roma, a favore di testate a tiratura nazionale.

Le cooperative editoriali, si legge in una nota della Guardia di Finanza,  avevano aggirato, anche con false attestazioni, la normativa di settore che vieta ad uno stesso soggetto di richiedere erogazioni pubbliche per più di una testata giornalistica. Attraverso società di comodo e prestanome nullatenenti sono stati, altresì, gonfiati i costi delle imprese editrici con false fatturazioni per importi milionari, anche al fine di indurre in errore il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri allo scopo di ottenere un contributo dall’importo maggiorato.
La Procura della Repubblica di Roma sta procedendo con le Fiamme Gialle nei confronti di 2 cooperative e 4 soggetti resisi responsabili, a vario titolo, di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti.
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