Gabriele Del Grande

All’indomani del referendum costituzionale che ha dato il via libera alla riforma voluta dal presidente Recep Tayyip Erdoğan, il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, tornano sulla vicenda del blogger e documentarista italiano Gabriele Del Grande, fermato lo scorso 10 aprile al confine tra Turchia e Siria dalle autorità di Ankara.
«Quello che di grave poteva accadere in Turchia – dicono i vertici della Fnsi – era già accaduto prima delle elezioni, con l’arresto di migliaia di oppositori e la chiusura quasi totale di tutti i media non allineati. Nelle carceri restano oltre 100 cronisti in attesa di processi affidati ad una magistratura che ha già subito un pesante processo di epurazione. Da giorni, infine, Gabriele Del Grande si trova in stato di fermo, sempre in attesa di essere rilasciato».
Le autorità turche hanno di nuovo garantito a quelle italiane, che si sono subito attivate per la sua liberazione, che il rilascio di Gabriele Del Grande potrebbe essere imminente, «ma – incalzano Lorusso e Giulietti, rivolgendosi ai media italiani – sarà bene non abbassare la guardia e continuare ad “illuminare” la sua vicenda sino a quando non sarà davvero rientrato in Italia».

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