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Se c’è un ambito in cui Milano ha mostrato di essere da sempre uno dei centri nevralgici del nostro paese, è sicuramente il giornalismo, non solo perché ha raccontato in modo magistrale il lungo e travagliato processo di formazione dell’identità culturale italiana, ma soprattutto perché ha contribuito direttamente, grazie alle sue firme più prestigiose, a tracciarne il profilo. Enzo Magrì ricostruisce in pagine documentatissime e avvincenti la storia di centocinquant’anni di giornalismo milanese e lombardo, che è poi la storia delle grandi trasformazioni economiche, sociali e culturali che hanno attraversato l’Italia, dall’Unità ad oggi.

Enzo (Vincenzo) Magrì è stato capocronista del “Giorno” e inviato speciale dell’“Europeo”. Componente della Commissione  Nazionale d’esami d’idoneità per la professione di Giornalista, ha insegnato Storia Contemporanea al Master in Giornalismo dell’Università Cattolica di Milano.
Ha scritto: Salvatore Giuliano (Mondadori 1987); Giuseppe Musolino, il brigante dell’Aspromonte (Camunia 1989); L’onorevole Padrino, la storia del  delitto Notarbartolo (Mondadori 1992); I ladri di Roma, lo scandalo della Banca Romana (Mondadori 1993); Un italiano vero, Pitigrilli (Baldini&Castoldi 1999); I fucilati di Mussolini (Baldini&Castoldi 2000); Guido Da Verona, l’ebreo fascista (Pellegrini 2005); Luigi Barzini, Una vita da inviato (Guido Pagliai, 2008). 

Guerre di carta. Il giornalismo milanese dal 1859 al 1945 – Enzo Magrì – Pietro Macchione Editore

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