Paolo Borrometi

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica italiana ai giornalisti sotto scorta Federica Angeli di Repubblica e Paolo Borrometi dell’Agi. Lo rende noto Ossigeno per l’Informazione, che ringrazia il capo dello Stato “per l’attenzione e la sensibilità dimostrate per la sicurezza dei giornalisti minacciati a causa del lavoro svolto nell’interesse dei cittadini a essere informati”.

Borrometi, 33 anni, è sotto scorta da oltre un anno e mezzo a seguito di un’aggressione fisica e di ripetute minacce per le sue inchieste sulla mafia ragusana e sulla criminalità organizzata della Sicilia sud orientale. Cronista di nera e di giudiziaria, in servizio alla redazione romana di Repubblica, anche Federica Angeli vive sotto scorta dal 17 luglio 2013 a causa delle minacce di morte subite due mesi prima, a Ostia, mentre svolgeva un’inchiesta sul racket degli stabilimenti balneari del litorale romano. Fu anche testimone oculare di uno scontro a fuoco nel quale furono coinvolti personaggi dello stesso ambiente del racket, raccontò agli inquirenti ciò che aveva visto e, da quel giorno, le intimidazioni e le minacce fecero più gravi.

“Ringrazio il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per questo prestigioso riconoscimento. Sono veramente orgoglioso, un momento di gioia dopo tante sofferenze, tanto isolamento”, ha detto Borrometi, “oggi capisco, una volta di più che devo andare avanti e dare un contributo di verità per la mia amata terra, la Sicilia. Una terra che vede una nuova speranza proprio da quando un suo illustre figlio è presidente della Repubblica”. E Federica Angeli: “Aver ricevuto proprio da Mattarella, persona che sa cosa significa la lotta alle mafie, questa onoreficienza è un grande onore. Quando sacrifichi la tua libertà per combattere un mostro come la criminalità organizzata devi avere una grande motivazione dentro di te. Inesauribile. Ecco, il Cavalierato ricevuto oggi per me rappresenta quel sospiro di sollievo che da tanto non tiravo. Lo Stato c’è. Sono felice”.

Fonte: www.repubblica.it
1.460 visite