NoBavaglioFnsi

“No al nuovo tentativo di mettere per legge il bavaglio alla stampa”: a lanciare l’allarme “emergenza informazione” è la Federazione Nazionale della Stampa, pronta a mobilitarsi contro il ddl del governo Renzi che affida all’esecutivo “il potere di stabilire le regole sulla pubblicazione delle intercettazioni” e “le continue intimidazioni e minacce ai giornalisti, che da più parti mettono in pericolo la libertà di informazione”.

Tra i primi firmatari dell’appello (cui aderire anche online, www.nobavaglio.org), Stefano Rodotà, Marino Bisso e Arturo Di Corinto, oltre, tra gli altri, ad Articolo 21, Arci, Anso, Fnsi, Gruppo Abele, Il Fatto quotidiano, Libera, Ordine dei giornalisti, MoveOn, Stampa romana, Usigrai. Tra le proposte sul tavolo, anche la necessità di un coordinamento internazionale di giornalisti a livello europeo contro “i ripetuti e dilaganti attacchi alla democrazia e alla libertà di informazione”, un primo sit in a Roma giovedì 5 novembre davanti al tribunale dove inizierà il processo per Mafia Capitale e un comitato di avvocati di cui avvalersi per cause di lite temeraria, per chiedere cioè risarcimento a coloro che abbiano intentato (e perso) cause per diffamazione ‘preventiva’ a danni di giornalisti.

Alla conferenza stampa di presentazione della petizione online che si è svolta in Fnsi hanno partecipato, in rappresentanza dell’Ordine dei giornalisti del Lazio, la presidente Paola Spadari, il vicepresidente Gino Falleri, la segretaria Silvia Resta e il responsabile della Formazione Carlo Picozza.

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