Antonello Giacomelli 2

Via libera dal Consiglio dei ministri, in esame definitivo, al “regolamento per il riparto delle risorse del Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione”, “su proposta del Presidente Paolo Gentiloni, del Ministro per lo sport con delega all’editoria Luca Lotti e del Ministro per lo sviluppo economico Carlo Calenda.

A renderlo noto il comunicato stampa del Consiglio dei Ministri, nel quale si spiega che il provvedimento, che ha come criteri di merito il sostegno all’occupazione, l’innovazione e la qualità della informazione, “è stato adottato ai sensi della legge di stabilità 2016, che ha destinato parte delle risorse derivanti dal recupero dell’evasione sul canone – fino a 100 milioni di euro – per il Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione”. “Da tale ammontare, fino a 50 milioni saranno destinati alle emittenti radio televisive locali e si andranno a sommare alle risorse già previste per il sostegno alle emittenti locali, pari a circa 67 milioni per il 2017″.

“Il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo Regolamento per le tv e radio locali. Dopo l’intervento sulle frequenze, l’aumento delle risorse e la creazione del fondo unico con l’editoria, questo ultimo tassello rappresenta un elemento decisivo e qualificante che completa il percorso voluto dal governo Renzi e condiviso dal governo Gentiloni”, ha commentato il sottosegretario allo Sviluppo economico Antonello Giacomelli.

“Il senso del nuovo testo è quello di premiare chi svolge davvero il ruolo di editore, chi fa informazione, chi assume, investe e rispetta le regole. Chi vuol fare azienda, insomma, e non chi cerca solo il modo di lucrare un sussidio”, ha spiegato, sottolineando come viene così posta fine “ai contributi a pioggia, giustamente stigmatizzati dalla Corte dei Conti e diamo agli operatori locali uno strumento efficace di sostegno a garanzia del merito, del pluralismo e dell’informazione. Approvare il regolamento prima della pausa estiva era il nostro obiettivo e la sollecitazione di tutte le emittenti”.

Fonte: www.primaonline.it

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