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Google ha varato i primi finanziamenti del Fondo per l’Innovazione della Digital News Initiative: 27 milioni di euro in 23 Paesi europei che arrivano agli editori che hanno partecipato al primo bando dal valore di 150 milioni di euro in tre anni,  pensato per favorire la sperimentazione e offrire agli editori l’opportunità di provare nuove iniziative e innovare nel contesto digitale.

Alla Sciences Po di Parigi, il ceo di Google Sundar Pichai ha annunciato che il gruppo ha offerto finanziamenti a 128 organizzazioni di 23 diversi paesi europei. In tutto, più di 27 milioni di Euro per progetti grandi e piccoli, con l’obiettivo di favorire l’innovazione nel settore. Google non fornisce i nomi delle realtà che hanno ottenuto il finanziamento ma offre un paio di esempi di progetti che mostrano un nuovo modo di pensare al giornalismo digitale, lo spagnolo Eldiario.es e il tedesco Spectrm.

La testata spagnola eldiario.es creerà un sistema di finanziamento di contenuto giornalistico che identificherà nicchie di utenti e li inviterà a finanziare una specifica storia o a contribuire al finanziamento di una importante categoria di notizie. Partendo dal tradizionale modello di crowdfunding, il progetto farà leva sulla relazione che esiste tra l’organizzazione editoriale che sta dietro la piattaforma e una comunità di milioni di lettori.
La startup tedesca Spectrm realizzerà un motore di intelligenza artificiale per aiutare gli editori a comunicare direttamente con i lettori e distribuire i contenuti 1:1 attraverso app di messaggistica istantanea.

Le informazioni su come funziona il fondo e sulla sua governance si possono trovare qui; aggiorneremo il sito della Digital News Initiative con la lista completa dei progetti finanziati. Prima dell’estate, inoltre, Google aprirà nuovamente le application.

A partire da oggi, le Accelerated Mobile Pages cominceranno a comparire nella Search da mobile in un carosello dedicato, che aiuterà gli utenti a trovare i contenuti di news sviluppati in AMP in modo ancora più rapido. Le pagine realizzate con AMP si caricano in media quattro volte più in fretta delle pagine di mobile web tradizionali e usano fino a 10 volte meno dati. Oggi editori e piattaforme di sei paesi europei, tra cui l’Italia, celebrano con noi questa novità, così come significativi miglioramenti nelle caratteristiche del prodotto legate alla pubblicità, gli analytics e i paywall.

Tra le testate italiane che hanno già sviluppato i propri contenuti con tecnologia Accelerated Mobile Pages ci sono Corriere, Repubblica, Sole 24 Ore, Stampa, Ansa e Sorrisi e Canzoni.

Fonte: www.primaonline.it

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