Facebook

Facebook si afferma sempre più come fonte d’informazione per gli italiani. Lo segnala il 50esimo Rapporto del Censis, presentato oggi a Roma nella sede del Cnel. Ancora nel 2011, l’80,9% degli italiani dichiarava che nella settimana precedente la rilevazione aveva acquisito informazioni dai tg, ma nel 2016 il dato si è ridotto al 63%, con un calo di 17,9 punti percentuali.

YI giovani – continua l’analisi del Censis – tra i 14 e i 29 anni, che già nel 2011 facevano un uso più ridotto dei telegiornali (69,2%), nel 2016 li utilizzano solo nel 45,7% dei casi (con un calo di 23,5 punti in cinque anni). I diplomati e i laureati, che erano i più affezionati utenti dei tg, di punti ne hanno persi addirittura 27,3, passando dall’85,7% al 58,4%. Tra le prime fonti utilizzate per informarsi, dopo il 63% dei telegiornali si colloca Facebook con il 35,5% e i giornali radio con il 24,7%. I quotidiani non superano il 18,8%. Il 19,4% sceglie i motori di ricerca come Google, il 10,8% YouTube e il 2,9% Twitter.

La penetrazione di internet aumenta di 2,8 punti percentuali nell’ultimo anno e l’utenza della rete tocca un nuovo record, attestandosi al 73,7% degli italiani (e al 95,9%, cioè praticamente la totalità, dei giovani under 30). La crescita complessiva dell’utenza del web nel periodo 2007-2016 è stata pari a +28,4%: nel corso degli ultimi dieci anni gli utenti di internet sono passati da meno della metà a quasi tre quarti degli italiani (dal 45,3% di utenza complessiva nel 2007 al 73,7% nel 2016).

Quanto ai consumi culturali, nel 2016 la televisione continua ad avere un pubblico sostanzialmente coincidente con la totalità della popolazione (il 97,5% degli italiani, con +0,8% nell’ultimo anno), soprattutto quelli della tv digitale terrestre (+1,5%) e satellitare (+1%), mentre gli utenti delle diverse forme di tv via internet si attestano al 24,4% e quelli della mobile tv all’11,2% (erano solo l’1% nel 2007).

La crescita cumulata per la tv via internet nel periodo 2007-2016 è pari a +14,4 punti percentuali di utenza. Tengono anche gli ascolti della radio, con un’utenza complessiva pari all’83,9% degli italiani. I quotidiani cartacei, invece, perdono lettori, ridotti al 40,5% della popolazione (-1,4% nell’ultimo anno, -26,5% complessivamente nel periodo 2007-2016), mentre continua ad aumentare l’utenza dei quotidiani online (+1,9% nell’ultimo anno) e degli altri siti web di informazione (+1,3%).

Mantengono i propri lettori i settimanali (+1,7%) e i mensili (+3,9%), ma non i libri cartacei (-4,3% nell’ultimo anno, con una quota di lettori diminuiti al 47,1% degli italiani), ancora non compensati dai lettori di e-book (che aumentano dell’1,1% nell’ultimo anno, ma si attestano ancora solo al 10% della popolazione).

PER APPROFONDIRE

Qui il link al capitolo «Comunicazione e media» del 50° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese/2016

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