FIORENZA SARZANINI

 

Ha agito nella convinzione di esercitare il diritto di cronaca seguendo passo a passo il caso del ‘corvo al Viminale’, Fiorenza Sarzanini giornalista del Corriere della Sera assolta a Milano nel processo in cui era accusata per diffamazione dell’ex vice capo della polizia Nicola Izzo assieme all’allora direttore del quotidiano Ferruccio De Bortoli il quale rispondeva di omesso controllo. Ad accogliere la richiesta di assoluzione avanzata dalla difesa rappresentata dall’avvocato Caterina Malavenda è stato il giudice della decima sezione penale Angela Laura Minerva nel processo di primo grado con al centro gli articoli pubblicati dal 3 all’8 novembre del 2012 sulla vicenda che riguardava un esposto anonimo con cui in quei giorni era stata denunciata una serie di presunti casi di malaffare legata agli appalti per l’acquisto di materiale tecnologico al Ministero dell’Interno e che chiamava in causa in particolare Izzo. Vicenda per cui l’ex ministro Annamaria Cancellieri aveva trasmesso una copia dell’’anonimo alla Procura di Roma per gli accertamenti e lo stesso Viminale nominò una commissione che concluse escludendo responsabilità personali. Izzo che ai tempi si dimise dall’incarico querelò una serie di giornalisti; quello milanese è il primo procedimento che va a sentenza. Da quel che si evince dalle norme richiamate nel dispositivo letto stamane in aula, il Tribunale ha assolto ritenendo che chi ha scritto quei pezzi ha agito nella convinzione di esercitare il diritto di cronaca e che, come nel caso di specie, un anonimo si può pubblicare quando riguarda casi di interesse per la collettività.

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