
“I nostri tg hanno dimostrato una equilibrata rappresentazione delle posizioni. Questa situazione è significativa e siamo convinti che sarà confermata dalla prossima rilevazione di Agcom”. Lo ha detto il dg Rai, Antonio Campo Dall’Orto in Commissione di Vigilanza, durante l’audizione convocata in via “straordinaria e urgente”, come ha scritto sul suo profilo Facebook il presidente Roberto Fico, per parlare dei dati pubblicati dall’Agcom che “evidenziano una situazione di grave squilibrio nell’informazione, non solo fra Sì e No, ma soprattutto in relazione alla presenza esorbitante del Presidente del Consiglio e degli altri membri del Governo nei tg”. Unico assente “per motivi personali” il direttore per l’offerta informativa Carlo Verdelli.
Snocciolando una serie di dati, il dg ha reso noto che “il Tg1 ha concesso il 45,7% al sì e il 45% al no, il Tg2 il 47,5% al sì e il 44% al no, il Tg3 il 44,7% al no e il 43,4% al sì. In sintesi, tutti e tre i nostri tg hanno dimostrato una equilibrata rappresentazione delle posizioni: 45,6% per il sì, 44,7% per il no, su un totale complessivo di 1136 minuti al 24 novembre”.
Inevitabile un riferimento anche alle indiscrezioni sul piano delle news, pubblicate ieri sull’Espresso. “Abbiamo letto l’articolo dell’Espresso sul piano editoriale”, ha esordito Gasparri. “Noi stiamo facendo delle simpatiche audizioni dei direttori dei tg parlando di varia umanità, ma del piano né il cda, da quello che ho letto, né la vigilanza è stata informata”. “Credo che sia roba da codice penale, ma di questo discuteremo in altra occasione”. “E’ un comportamento sconcertante nei confronti di voi stessi – ha proseguito -, del Tg2 a Milano e delle altre barzellette ne parleremo un’altra volta. Come diceva quella barzelletta, della muffa ci occuperemo in altra occasione”.
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