Colosseo, Roma

Ai dipendenti del ministero dei Beni culturali serve l’autorizzazione preventiva del dirigente per intrattenere rapporti con i media. È quanto prevede una circolare del Soprintendente speciale per il Colosseo, secondo la quale “le modalità di comunicazione agli organi di informazione relative ad attività istituzionali dovranno essere preventivamente sottoposte al Dirigente”.

«Quella del Soprintendente è una nota stonata che sa di bavaglio, una circolare che travalica il testo del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici e, in definitiva, un tradimento dei valori racchiusi nell’articolo 21 della Costituzione», commentano il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti.

«Prevedere poi – spiegano i vertici del sindacato dei giornalisti – azioni disciplinari nei confronti del dipendente ritenuto responsabile della mancata osservanza del precetto sembra un tentativo di intimorire i dipendenti della Soprintendenza speciale in nome dell’immagine dell’Ente. Una norma che mal si concilia con le recenti intenzioni del governo di dare finalmente corso ad un serio e vero “Freedom of information act”».

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