
Gentili colleghi,
siamo arrivati a luglio e a fine anno termina il triennio 2022-25 della Formazione Obbligatoria Continua. Questo Ordine regionale ha messo grande impegno per offrire ai giornalisti un’ampia offerta formativa.
Abbiamo abbassato sensibilmente il numero dei colleghi non in regola, ma occorre un altro sforzo da parte dei ritardatari. La formazione resta una delle sfide più impegnative del Consiglio regionale. Si tratta di un obbligo di legge che l’Ordine dei Giornalisti, come gli altri Ordini professionali, ha recepito da una legge dello Stato.
E’ possibile scegliere tra i tanti corsi on line e quelli in presenza. E abbiamo mantenuto l’impegno di proporre ai colleghi esclusivamente corsi gratuiti. Vi ricordo che alla scadenza del triennio saranno inevitabili le sanzioni disciplinari, più pesanti in caso di recidiva dell’inadempienza.
Spetterà al nuovo Collegio di disciplina, che sta per insediarsi, valutare i singoli casi. So che per molti di noi la formazione è un impegno gravoso, ma resta un obbligo di legge. Il Ministero vigilante ci impone di farlo rispettare.
Ricordo inoltre che è possibile ottenere esenzioni in base a legittimi impedimenti e con 30 anni di iscrizione all’albo (compresi quelli nell’elenco dei Pubblicisti) il tetto da raggiungere è di soli 20 crediti, dei quali la metà deontologici. L’obbligo formativo riguarda Professionisti e Pubblicisti.
Intanto con questa mail vi invito a due importanti corsi di formazione, organizzati dall’Ordine dei Giornalisti del Lazio, in programma a luglio.
L’11 l’appuntamento è con “Genere e linguaggio, obblighi deontologici e come cambia lo scrivere”. Il 17 invece riprende il filone del giornalismo culturale che ha avuto un grande successo nella passata consiliatura. Alla Biblioteca Nazionale parliamo di un grande giornalista (e non solo), negli ultimi tempi dimenticato. “L’eredità di Ennio Flaiano. Come ha cambiato il modo di raccontare Roma”.
Buona formazione
Il presidente
Guido D’Ubaldo