Teatro_Argentina

L’Ordine dei Giornalisti del Lazio ha promosso, al Teatro Argentina,  giovedì 8 giugno, il sesto corso di formazione professionale per i giornalisti, “IL GIORNALE DI CARTA NON VA IN PARADISO. Quotidiani e periodici dall’edicola all’IPad“.

Sul canale YouTube dell’Odg Lazio è possibile ascoltare gli interventi dei relatori.

Questo il link: http://bit.ly/2sLV0m7

IL PROGRAMMA

IL GIORNALE DI CARTA NON VA IN PARADISO
Quotidiani e periodici dall’edicola all’IPad

Ordine dei giornalisti del Lazio
Sesto corso al teatro Argentina
Roma 8 giugno 2017

L’introduzione
Gli editori portano la carta stampata sul tablet. E investono sul trasferimento

Paola Spadari, presidente dell’Ordine dei giornalisti del Lazio
Silvia Resta, segretaria dell’Odg Lazio
Carlo Picozza, responsabile della Formazione Odg Lazio

Le testimonianze
C’è chi ancora ci crede: Filippo Ceccarelli (la Repubblica)
C’è chi resiste e rilancia (in controtendenza, due casi di successo: il Washington Post e l’Internazionale)
Philip Willan, presidente Stampa estera
Giovanni De Mauro, direttore de L’Internazionale
E c’è chi ci investe: il caso di Urbano Cairo, l’ultimo “editore puro”

L’esperienza
Sergio Lepri: “Dall’analogico al digitale, le speranze e le paure”

L’”Edicola” che resiste
Fiorello (protagonista di “Edicola Fiore”)

Il confronto
C’è un futuro per l’inchiostro?

L’opinione di direttori ed editorialisti
Norma Rangeri (il Manifesto), Luigi Contu (Ansa), Virmar Cusenza (Il Messaggero), Luciano Fontana (Il Corriere della sera), Massimo Giannini (la Repubblica), Sergio Lepri (già direttore dell’Ansa), Maurizio Molinari (La Stampa), Antonio Padellaro (Il Fatto Quotidiano), Alessandro Vocalelli (Il Corriere dello Sport). Coordina Aldo Fontanarosa

L’impegno
La crisi della carta nel mercato dell’editoria
Raffaele Lorusso
segretario della Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi)

Le vicende
Stellina Ossola: L’Unità e il suo archivio storico-fotografico

Gli intermezzi

Spezzoni dei film

Leandro Palestini: interviste flash con il fotografo Rino Barillari e con il capo proto

 

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