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Francesco Merlo, firma stimata e ormai storica della Repubblica (dove, dopo il pensionamento, continuava a collaborare con una certa intensità), cambia orizzonte e assume il ruolo di vice di Carlo Verdelli, direttore editoriale per l’offerta informativa della Rai. La carriera professionale di Merlo, catanese di nascita, prende l’avvio all’Ora di Palermo’. E’ poi la volta della ‘Sicilia’ di Catania e da lì un primo salto nel mondo editoriale continentale, prima nei settimanali ‘Il Mondo’ e la ‘Domenica del Corriere’ e poi, e per quasi un ventennio, a Via Solferino, dove viene riconosciuto come un fuoriclasse della scrittura, uomo capace di mettere la cultura al servizio del mestieraccio.

Nell’ottobre del 2003 Merlo cambia testata e approda a ‘Repubblica’ come editorialista. Di qualche anno fa (2011) esce nelle librerie ‘Brunetta. Il fantuttone’, raccolta assai gustosa e piena di veleno degli articoli che Merlo ha firmato sul parlamentare berlusconiano che ha seguito se non addirittura inseguito per anni. Nel 2014 esce per Bompiani il suo primo romanzo  ’Stanza 707′, che suscita molto interesse per l’ambientazione mondana e noir, l’esasperazione di un furto nel parigino Hotel de Lutetia che si trasforma in una trappola.

Ora Merlo dovrà – forte di un contratto triennale con la Rai – aiutare Verdelli nell’ardua impresa di ridefinire la nuova informazione dell’azienda di Stato. Gli si chiederà dunque non di esercitare la sua scrittura colta senza sussiego, né di prodursi nei sarcasmi che ustionano le vittime o nei freddi – quanto feroci – ritratti dei potenti ma capacità di previsione, immaginazione e realismo. A prima vista un bel cambiamento.

Fonte: www.primaonline.it

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