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“Sta succedendo che i giornalisti sono diventati il bersaglio preferito di chi è allergico alle domande, una pratica piuttosto diffusa”. Lo ha detto il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Puglia, Piero Ricci, oggi a Bari, in occasione del presidio per la libertà di stampa e per esprimere solidarietà alla giornalista del Tg1, Mariagrazia Mazzola, che venerdì scorso, nel quartiere Libertà del capoluogo pugliese, è stata schiaffeggiata da Monica Laera, moglie del presunto boss Caldarola, nell’approccio per una intervista. “La collega del Tg1 – ha precisato Ricci – è venuta qui per fare una inchiesta sulle baby gang che toccava anche Bari”. “Per i giornalisti - ha aggiunto il presidente Odg – non ci sono zone franche, il mestiere è quello di porre le domande per cercare verità”. Ma “c’è questa pratica piuttosto diffusa – ha ribadito – anche in ambienti insospettabili della società, di chi pensa di potere bypassare anche il diritto di critica: mi riferisco a chi ha un potere – ha spiegato – non solo quello criminale ma anche politico, economico e finanziario”. “Poteri – ha evidenziato – che pensano di poter bypassare questa mediazione che è stata sempre uno dei pilastri della democrazia”. “Quindi – ha concluso – dobbiamo difendere questa nostra funzione di continuare a fare domande, perchè solo così riusciamo a vivere in una società che ha una coscienza critica”. (Ansa)

   Alla collega Del Tg1 è arrivata in questi giorni la solidarietà oltre che dai vertici Rai, dall’Usigrai dalla Fnsi , da Articolo 21 e dall’Ordine dei giornalisti nazionale e del Lazio. La Fnsi ha annunciato che chiederà al ministro dell’Interno Minniti una riunione del Coordinamento per la sicurezza dei giornalisti, di recente istituzione, per fare il punto della situazione su quanto avvenuto a Bari e in altre realtà nelle ultime settimane. Fnsi e il Consiglio nazionale dell’Ordine chiederanno inoltre di costituirsi parti civili nel procedimento penale a carico di chi ha colpito Maria Grazia Mazzola.

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