Vktor-Orban

“Gli ungheresi sono ospitali, ma azioni il più possibile severe sono intraprese contro coloro che cercano di entrare illegalmente in Ungheria”. L’avvertimento, firmato ‘governo dell’Ungheria’, è pubblicato il 21 settembre, a tutta pagina su alcuni quotidiani in Libano e Giordania. “Non date ascolto ai trafficanti di esseri umani”, si legge ancora nel messaggio, pubblicato sotto una grande scritta ‘Informazione’ in colore rosso e diretto evidentemente ai profughi siriani, che nei due Paesi arabi superano il numero di due milioni.

Un annuncio simile, ma più in piccolo e in termini meno perentori, era stato fatto pubblicare dal governo danese l’8 settembre scorso sui quotidiani di Beirut. In quella inserzione si precisava che le autorità di Copenaghen avevano introdotto norme che riducevano fino al 50 per cento i sussidi ai profughi appena giunti nel Paese e che limitavano le possibilità di ottenere il permesso di soggiorno. L’avvertimento del governo ungherese, pubblicato in inglese e in arabo oggi sulla stampa di Amman e di Beirut, chiarisce invece che “attraversare illegalmente i confini del Paese è un reato punibile con la reclusione”. “L’Ungheria – conclude il messaggio – non permetterà ad immigranti illegali di attraversare il suo territorio”. Nelle ultime settimane si è registrato un incremento delle partenze dal Libano e dalla Giordania di profughi siriani verso la Turchia e la Grecia, con destinazione finale il nord Europa, mentre è sembrata diffondersi la convinzione che sia più facile ottenere accoglienza nei Paesi di destinazione.

L’inserzione firmata dal governo ungherese sui giornali arabi di oggi
1.290 visite