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L’Unità tornerà in edicola entro il 30 giugno. Lo annuncia una nota della società editrice Unità srl., diffusa all’indomani del consiglio di amministrazione, svoltosi a Firenze, presieduto da Guido Veneziani, a cui hanno partecipato i consiglieri espressione della Guido Veneziani editore, della Piesse e di Eyu (Europa, Youdem, Unità).

Il Cda ha nominato all’unanimità come vicedirettore dell’Unità, con la delega al personale, il giornalista Vladimiro Frulletti che avrà, in questa fase, il compito di riorganizzare il lavoro preparatorio della redazione. Già dalla settimana prossima inizieranno i colloqui con i dipendenti, spiega ancora la nota.

Il consiglio di amministrazione ha accettato la proposta della Piesse di aumentare le sue quote societarie ed arrivare così all’80% della proprietà dell’Unità srl. La Piesse è la società che fa capo al 60% a Guido Stefanelli, Amministratore delegato del gruppo Pessina e al 40% a Massimo Pessina Presidente del gruppo. Guido Stefanelli è stato confermato amministratore delegato della società editrice Unità srl. Il presidente sarà Marco Mannozzi. Il consiglio ha accettato, infine, le dimissioni da presidente di Guido Veneziani, che resterà a far parte della società come Consigliere con la delega all’editoria. L’intero Consiglio di amministrazione dell’Unità ringrazia Veneziani per il prezioso lavoro svolto in tutto questo periodo, nell’affrontare il difficile compito di riportare l’Unità nelle edicole ed è certo che avrà modo di chiarire tutta la vicenda in cui è stato coinvolto. Al Consiglio si aggiunge, in quota Piesse, l’avvocato Filippo Gittardi. 

Editoria: Cdr l’Unità, si rispetti contratto. Subito direttore 

Il Comitato di redazione de l’Unità fa sapere in una nota di non avere “ancora ricevuto alcuna comunicazione scritta sulle ultime determinazioni del Cda della Unità srl. Prendiamo atto quindi di quanto riportano alcuni organi di informazione”. “Riguardo alla nota che leggiamo su alcuni siti – prosegue il Cdr de l’Unità – ricordiamo all’azienda e ai colleghi che il contratto collettivo nazionale di lavoro prevede esplicitamente che le assunzioni e la selezione del personale venga affidata al direttore, garante dell’autonomia della redazione. (Art. 6: “È il direttore che propone le assunzioni, e per motivi tecnico professionali, i licenziamenti dei giornalisti). Come Cdr siamo chiamati dallo stesso contratto (art.34) a garantire l’applicazione delle regole contrattuali”. “Ribadiamo quindi quanto già scritto in diverse occasioni. Aspettiamo la nomina del direttore (che “è comunicata dall’editore al cdr con priorità rispetto a qualunque comunicazione a terzi, almeno 24 ore prima che il direttore assuma la carica”, art 6 ccnl), il quale dovrà presentarci le linee del piano editoriale e stabilire i criteri “oggettivi e predeterminati” (come richiede il dispositivo del giudice fallimentare che ha approvato l’offerta) per procedere alla selezione del personale”.

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