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A Raiuno Andrea Fabiano, a Raidue Ilaria Dallatana, a Raitre Daria Bignardi, a Rai 4 Angelo Teodoli, a Raisport Gabriele Romagnoli. Queste le nomine dell’ad della Rai Antonio Campo Dall’Orto che ha comunicato le sue decisioni al consiglio di amministrazione riunito in seduta straordinaria. Non poche le sorprese, rispetto alle candidature che circolavano da giorni e che comunque dovranno essere confermate al cda di giovedì.

Le sorprese

Dunque via Giancarlo Leone, alla prima rete arriva Fabiano, uno dei suoi vice e non ancora 40 anni il più giovane che abbia mai occupato quella poltrona. Il colpo di scena, che i vertici di viale Mazzini, per cui la segretezza delle operazioni è una vera missione, hanno saputo tenere nascosto fino all’ultimo, è Daria Bignardi alla guida di Rai3, dove ha esordito nel 1991 nel programma Milano, Italia. Scrittrice, giornalista, l’ex conduttrice delle Invasioni barbariche prende il posto di Andrea Vianello. E che sembrava già virtualmente assegnato a Andrea Salerno, l’ideatore tra l’altro di Gazebo, ora alla Fandango, con cui le trattative sembravano a buon punto, ma che ha saputo di essere uscito dalla cinquina dei prescelti poche ore prima del consiglio.

Alla conquista dei giovani

Ilaria Dallatana, ex socia di Giorgio Gori a Magnolia ed ex consulente Mediaset, molto attenta al pubblico giovane, che interessa molto a Campo Dall’Orto, avrà il compito di conquistare ancor più quella fascia di pubblico. Per Angelo Teodoli, che aveva ridato ossigeno alla seconda rete, si sono aperte invece le porte di Rai 4, che nonostante gli ascolti non stellari, è comunque cara all’ad. E infine Raisport: via Carlo Paris (ma non è detto, potrebbe mantenere una co-gestione, si decide nelle prossime ore) dentro il giornalista e scrittore Gabriele Romagnoli, appassionato di sport (il suo primo racconto fu Undici calciatori), apprezzatissimo anche dall’inflessibile deputato dem della Vigilanza Michele Anzaldi. Ha un compito vitale, in vista degli Europei di calcio di Francia e delle Olimpiadi del Brasile.

Premiata la competenza

Nelle intenzioni del direttore generale Campo Dall’Orto, le scelte delle nuove direzioni proposte ad cda – a quanto si apprende – sono «basate su competenza esperienza e merito, autonomia dai partiti, guidate dalla volontà di rinnovamento proprio attraverso la competenza e nel segno della valorizzazione delle risorse interne».

Usigrai: «Uno schiaffo ai dipendenti Rai»

«Nei fatti una sonora sfiducia e delegittimazione di tutti i dipendenti della Rai. Se fossero veri i nomi anticipati dalle agenzie che domani saranno proposti al cda, saremmo di fronte a un fatto grave. Salvo l’eccezione di Rai1, l’ennesima infornata di esterni. Evidentemente il direttore generale ritiene che tra gli 11mila dipendenti non ci sono professionisti in grado di assumere ruoli di rilievo» è il commento dell’Usigrai sul ventaglio di nomi per rinnovare le reti pubbliche.

Gasparri: «Mortificate le competenze» Critiche arrivano anche dal centrodestra. «In due casi su tre, nell’indicazione dei direttori per le reti principali della Rai vengono mortificate le preziose competenze interne, sacrificando persone meritevoli e alimentando le spese. Sui due direttori giunti dall’esterno non esprimo giudizi, perché in un caso non conosco la persona. Nell’altro, il giudizio è perfino superfluo» dice Maurizio Gasparri di Forza Italia.

Fonte: www.corriere.it

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