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Stefano Menichini è il nuovo capo ufficio stampa della Camera. La proposta della presidente Laura Boldrini è stata approvata senza voti contrari e con due soli astenuti, Claudia Mannino (M5s) e Gregorio Fontana (Fi), dall’ufficio di presidenza di Montecitorio. Assenti Di Maio e Fraccaro, entrambi di M5s. Menichini è stato direttore di Europa e ricopre attualmente l’incarico di consulente del ministro delle Infrastrutture Delrio.

Menichini, 55 anni, è stato scelto tra i tredici nomi della selezione finale. Dai 270 candidati iniziali si era passati a una rosa di trenta curricula, scesi poi a 11. I nomi in lizza erano – oltre a Menichini – Francesco Bongarrà, Tullio Camiglieri, Luisa Cordova, Claudio Giua, Daniela Hamaui, Vincenzo La Manna, Maddalena Loy, Lucio Palazzo, Guido Romeo, Alessandra Quattrocchi, Ubaldo Casotto.

Il processo di selezione è stato seguito da un gruppo di lavoro interno all’Ufficio di Presidenza, e sulla base di questo lavoro l’Ufficio di Presidenza stesso ha tenuto ieri l’audizione dei 12 giornalisti individuati nella prima “scrematura”. “Si è trattato di un buon lavoro – ha affermato la Presidente Boldrini nel suo intervento – per il quale ringrazio i membri del gruppo e tutti i componenti dell’Ufficio di Presidenza che hanno partecipato alle audizioni. E’ per la Camera un fatto assai positivo che molti giornalisti con curricula significativi e di ampia esperienza si siano proposti per ricoprire un incarico certamente prestigioso, ma non facile in un momento così critico nei rapporti tra cittadini e Istituzioni. La decisione non è stata semplice ha aggiunto – in quanto tra le persone che sono state audite ve ne erano alcune che hanno dimostrato, sulla base dei loro curricula e durante l’audizione, di essere in possesso delle competenze e dell’esperienza professionale necessaria”.

Stefano Menichini vanta una ricca e varia esperienza, maturata sia nel campo dei media tradizionali – soprattutto la carta stampata – sia nel campo dei social media, e oltre trenta anni di esperienza di cronaca politica e conoscenza dei meccanismi parlamentari, ma anche delle istituzioni nazionali e locali. Divenuto cronista politico giovanissimo al manifesto oltre 35 anni fa, nel giornale della sinistra “eretica” ha ricoperto diversi incarichi seguendo la cronaca politica e l’ufficio centrale del giornale. Dopo alcuni anni di esperienza nella comunicazione istituzionale – al Comune di Roma con Francesco Rutelli e poi al governo con Giuliano Amato – prende le redini del giornale della Margherita “Europa” in cui sperimenta con la piccola redazione diverse forme di interazione sui social network. La transizione della testata dalla carta al digitale avviene nell’ultimo anno di vita di Europa, chiusa oltre un anno fa. “Nell’audizione ha mostrato – ha detto la Presidente Boldrini – una forte consapevolezza della sfida che attende la Camera nel suo rapporto con l’opinione pubblica e un’alta considerazione del valore delle Istituzioni. Ha proposto inoltre idee e modalità di lavoro convincenti, anche con l’obiettivo di collegare la nostra attività a quella dei Parlamenti degli altri Paesi e di incentivare, anche attraverso consultazioni digitali, le iniziative che puntano a rinsaldare il rapporto tra la Camera e i cittadini”.

Fonte: www.repubblica.it

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