Vatileaks 2

“Sì, ho passato documenti ai giornalisti perché temevo per la mia vita”. È l’ammissione di monsignor Lucio Vallejo Balda durante il processo Vatileaks 2. Incalzato dalle domande dei promotori di giustizia ha detto di aver dato al giornalista Gianluigi Nuzzi l’elenco di 5 pagine con 87 password della sua mail alla Commissione Cosea, aggiungendo: “Avevo la netta sensazione che le possedesse già”.

Nel suo interrogatorio in aula, Vallejo ha descritto il clima di pressioni e condizionamenti che dopo il termine dei lavori Cosea subiva da Francesca Chaouqui, la pr ex membro della Cosea che figura anch’essa tra gli imputati. Vallejo ha contestato di aver prelevato documentazione senza lasciare traccia, ha confermato il furto avvenuto nella prefettura a marzo 2014 e ha riferito che la commissione ha chiesto al Papa di poter conservare la propria documentazione nella stanza 127 di casa Santa Marta. Vallejo ha accusato la Chaouqui di aver tentato di manipolarlo e controllarlo con “minacce” e “pressioni”, ha detto che la donna affermava di essere il “numero due” dei servizi segreti italiani (ha citato un pranzo con Luigi Bisignani, Paolo Berlusconi e Gianni Letta), e che la stessa avrebbe anche ipotizzato di chiedere aiuto alla “mafia”. Ha anche accusato il marito della Chaouqui, Corrado Lanino, tecnico informatico della commissione.  Infine un giorno davanti a Porta Sant’Anna, visto che il loro incarico in Cosea arrivava a scadenza, la signora avrebbe detto a Balda: “Abbiamo bisogno di aiuto e solo la mafia può aiutarci”. “Avevo paura – ha detto Balda – di essere perseguitato e per la mia integrità fisica. Avevo paura ed ero in momento di forte stress. Stavo in una situazione senza uscita”.

Ha confermato indirettamente la vicenda di una notte di intimità con Chaouqui a Firenze, affermando che la donna aveva assunto un atteggiamento “seduttivo” nei suoi confronti e la cosa per lui, sacerdote, è stata “compromettente”. Ha detto di aver avuto “paura” per la sua incolumità a causa del “mondo” dietro Chaouqui. Secondo Vallejo, Fittipaldi gli ha detto che anche Nuzzi faceva parte di quel mondo. Vallejo ha ammesso di aver consegnato documentazione ai giornalisti ma distinguendo tra i due. Per Vallejo, Fittipaldi era informato su alcune questioni, tra le quali vicende australiane del cardinale George Pell.

Il giornalista Gianluigi Nuzzi, assente all’udienza di ieri, è stato dichiarato “contumace” dal Tribunale Vaticano. L’avvocato difensore Palombi ha fatto presente che Nuzzi ha un processo in corso a Milano e che questo costituisce “legittimo impedimento” ma la Corte, dopo mezz’ora trascorsa in camera di consiglio, ha respinto questa giustificazione dichiarando però che se l’imputato si presenta nelle prossime udienze potrà  reinserirsi nel processo.

L’ordinanza letta dal presidente Giuseppe Dalla Torre ha autorizzato anche l’acquisizione agli atti di una lettera di Francesca Chaouqui, inidirizzata a Papa Francesco per chiedere di essere sciolta dal “segreto pontificio” e potersi difendere, tuttavia non è stata autorizzata la lettura in aula del documento. La Chaouqui, presente all’udienza di oggi, ha invece ottenuto che siano messi agli atti certificati medici riguardanti la sua gravidanza e il rischio di complicanze dovute alla sua presenza in aula. “La signora Chaouqui – ha spiegato l’avvocatessa Sgrò che la difende – ha continue perdite ematiche ma vuole essere presente in aula quando le sarà possibile”.

Balda ha raccontato che lo psichiatra vaticano Rosini lo sta aiutando a “fare ordine nei ricordi”. Ha riferito di un episodio in cui era stato coinvolto da Chaouqui per chiedere al coro della Cappella Sistina di cantare in un concerto a San Pietro in Montorio organizzato dai ‘messaggeri della pace’. Tramite gli sponsor erano stati raccolti 300mila euro e furono spesi “non più di 30mila euro”, di cui 15mila andarono al coro della Cappella Sistina. Ma fu tenuto fuori dall’organizzazione e dal ricavato, questo gli fece aprire gli occhi sulle pressioni psicologiche che la pr esercitava su di lui.

Fonte: www.repubblica.it

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