Se n’è andata la voce del basket, non solo perché Franco Lauro, dai microfoni Rai, ha raccontato per tanti anni questa disciplina, che amava particolarmene, ma anche perché era stato lo speaker ufficiale del Palaeur ai tempi dei trionfi del Bancoroma di coach Valerio Bianchini. Era lui, Lauro, che sottolineava per il pubblico i canestri di Gilardi, Polesello e del folletto nero Larry Wright. Qualcuno, però, gli rimproverava scherzosamente una certa simpatia per la Sebastiani Rieti, altro team storico della pallacanestro laziale.
Come tanti colleghi nel corso dei decenni, anche Lauro era ‘sbocciato’, giovanissimo, nell’etere romano, e qualcuno ancora ricorda le sue cronache calcistiche su TeleRegione. Dopo la gavetta, a soli 23 anni l’approdo in Rai per la quale ha poi commentato 8 Olimpiadi estive e una invernale, Torino 2006, oltre a sei Mondiali di calcio. La semplicità, il perenne sorriso sulle labbra e l’eleganza erano le caratteristiche di questo giornalista, e soprattutto brava persona, che ha anche condotto ‘Novantesimo Minuto’ e ‘Domenica Sprint’ e che a Roma abitava in pieno centro, a due passi da Piazza di Spagna, in quella Via della Croce dove lo s’incontrava spesso e dove ieri, a casa, lo ha stroncato un infarto. Inutile l’intervento dei vigili e di un’ambulanza, così Franco Lauro, 59 anni che avrebbe compiuto a ottobre, ci lascia troppo presto.
La Rai esprime in una nota “profondo cordoglio per la sua prematura scomparsa: “Giornalista poliedrico, appassionato del proprio lavoro, esperto di calcio e di pallacanestro, è stato per anni – ricordano da Viale Mazzini – voce del basket e volto di Raisport. Con la sua scomparsa il mondo del giornalismo sportivo perde un professionista esemplare ed una persona di grande sensibilità e gentilezza”.
Al cordoglio unanime del mondo sportivo si unisce il Consiglio dell’Ordine dei giornalisti del Lazio che si stringe alla famiglia e a tutti i colleghi che lo hanno conosciuto e apprezzato la sua professionalizza’ ed il suo stile. .
Fonte: Ansa.