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Violenza sulle donne: dal caso Genovese a Grillo, la vittimizzazione secondaria e i doveri del giornalista

17 giugno 2021 @ 09:30 - 12:30

| Gratuito

Informazioni

Durata ore: 3
Costo: Gratuito
Numero Crediti: 5
Evento di Deontologia: Si

Descrizione

Il corso di formazione prende in esame in maniera particolare i recenti casi di cronaca che hanno coinvolto ragazze che hanno denunciato uno stupro o stupro di gruppo. Il focus verte sul racconto fatto sui media e in particolare dall’informazione che in diversi casi ha riprodotto uno schema stereotipato che ha avuto come conseguenza la vittimizzazione secondaria di queste ragazze ovvero che ha provocato in loro una seconda sofferenza rispetto al loro vissuto. Narrazioni che le hanno coinvolte sia nell’insistere in maniera spesso gratuita, su particolari morbosi non essenziali alla notizia, sia come “bugiarde” che vogliono approfittare della situazione mettendo nei guai “bravi ragazzi”, sia come “consenzienti” che dopo ci ripensano e ritrattano la loro versione. Una prassi che ancora viene adottata prima che siano conclusi i procedimenti giudiziari e sulla base di mere supposizioni che però possono danneggiare le persone coinvolte sia influenzare i procedimenti. La stessa Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) ha ripreso il giornalista e conduttore Massimo Giletti per il suo programma “Non è l’Arena” su La7, in cui ha trattato il caso Genovese, l’imprenditore accusato di aver adescato e violentato varie ragazze durante i suoi festini privati, in maniera spettacolarizzante e per “non aver assicurato il doveroso equilibrio tra informazione e rispetto della riservatezza delle indagini e dei diritti alla dignità, all’onore e alla reputazione delle persone”. In questa sede si vuole  analizzare nel concreto questi casi, ancora troppo numerosi, di vittimizzazione secondaria su chi denuncia una violenza maschile attraverso una narrazione che è in contrasto e viola l’Articolo 5 bis del nostro Testo unico del codice deontologico (“Rispetto delle differenze di genere”) che indica al giornalista quanto segue. “Nei casi di femminicidio, violenza, molestie, discriminazioni e fatti di cronaca, che coinvolgono aspetti legati all’orientamento e all’identità sessuale, il giornalista: a) presta attenzione a evitare stereotipi di genere, espressioni e immagini lesive della dignità della persona; b) si attiene a un linguaggio rispettoso, corretto e consapevole. Si attiene all’essenzialità della notizia e alla continenza. Presta attenzione a non alimentare la spettacolarizzazione della violenza. Non usa espressioni, termini e immagini che sminuiscano la gravità del fatto commesso; c) assicura, valutato l’interesse pubblico alla notizia, una narrazione rispettosa anche dei familiari delle persone coinvolte.

Il giorno prima dell’evento verrà inviata la mail contenente il link per il collegamento sulla piattaforma Zoom.

Relatori

Paola Spadari, presidente Odg Lazio; Silvia Resta, responsabile Cpo Odg Lazio; Luisa Betti Dakli, direttrice DonnexDiritti Network; Franco Elisei, presidente Odg Marche; Elisabetta Cosci, consigliera Cnog già vicepresidente; Francesca D’Alessandro, avvocata.

 

 

Periodo Iscrizione

Data Inizio Iscrizione:   5/6/2021 Data Fine Iscrizione:    15/6/2021

Partecipanti

Min Partecipanti:    20 Max Partecipanti:    40

 

Note

Il giorno prima dell’evento verrà inviata la mail contenente il link per il collegamento sulla piattaforma Zoom.

 

Per tutti i corsi di formazione è necessario iscriversi attraverso la piattaforma informatica Sigef al seguente link: https://sigef-odg.lansystems.it/

Dettagli

Inizio:
17 giugno 2021 09:30
Termine:
17 giugno 2021 12:30
Prezzo:
Gratuito
Categoria Evento:
Sito web:
https://sigef-odg.lansystems.it/

Luogo

Corso in streaming