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Si è aperta oggi a Roma la nuova udienza preliminare sul rapimento di Giulio Regeni in Egitto, a pochi giorni dal sesto anniversario del sequestro del ricercatore di Fiumicello per le quali sono imputati quattro agenti della National Security del Cairo. Una giornata cominciata con un sit-in a Piazzale Clodio, proprio davanti all’ingresso della Procura, alla presenza dei genitori del giovane friulano, Paola Deffendi e Claudio Regeni, e del loro avvocato, Alessandra Ballerini, che hanno esposto ancora lo striscione giallo con scritto Verità per Giulio Regeni. Presente anche un rappresentante del Consiglio Regionale dell’Ordine del Lazio, il Presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Carlo Bartoli, la delegazione di articolo 21 con la portavoce Elisa Marincola, nonché il Presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti e numerose associazioni che si occupano di diritti civili. Il procedimento dunque prende di nuovo il via, dopo lo stop del 14 ottobre scorso a causa dell’impossibilità di notificare agli imputati l’iscrizione nel registro degli indagati per via della mancata collaborazione delle autorità egiziane che non hanno mai risposto alla rogatoria dei pm romani in cui si chiedeva l’elezione di domicilio per quelli che all’epoca erano 5 indagati. Questa mattina il procedimento si è riaperto davanti a un nuovo gup, anche se nessun progresso è avvenuto, da quanto si apprende, sulla notifica ai quattro imputati.

Il Consiglio Regionale dell’Ordine del Lazio sarà sempre in prima linea per chiedere verità e giustizia per Giulio Regeni.

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