Nuova richiesta per riaprire il caso Pasolini

E’ stata depositata una nuova istanza di riapertura delle indagini sull’omicidio di Pier Paolo Pasolini. 

L’annuncio è arrivato durante una conferenza stampa presso la sede del Sindacato della Stampa Romana.

A comunicarlo è stato l’avvocato Stefano Maccioni, che ha presentato l’istanza con il sostegno dell’ordine dei Giornalisti del Lazio, rappresentato dal presidente Guido D’Ubaldo, che si è costituito parte offesa nella nell’azione legale insieme al regista David Grieco e allo scrittore ed editore Giovanni Giovannetti.

L’istanza si basa su nuovi elementi, tra cui le immagini del telegiornale RAI dell’epoca e una lettura unitaria dei dati raccolti negli anni. Secondo Maccioni, questi elementi conducono a un punto decisivo: Pino Pelosi non era da solo la notte dell’omicidio. Da qui l’esigenza di accertare chi fosse con lui, perché la responsabilità venne attribuita esclusivamente a Pelosi e quale fosse il movente reale.

Maccioni ricorda che, nonostante le precedenti richieste di riapertura e il ritrovamento di tre DNA sui reperti conservati al Museo Criminologico di Roma, il procedimento venne archiviato nel 2015. Oggi si torna a chiedere non solo nuove indagini, ma anche l’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta. Un sostegno alla riapertura è arrivato anche da Dacia Maraini tramite un videomessaggio.

La conferenza stampa si è svolta in occasione della presentazione dello spettacolo promosso da Cittadinanzattiva Lazio Aps con il Patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio “Pasolini, un caso mai chiuso”, tratto dal libro di Maccioni e interpretato dallo stesso autore con Irma Ciaramella e Tonino Tosto, diretto da Enzo De Camillis. Lo spettacolo sarà in scena al Teatro Brancaccio di Roma il 1° dicembre 2025 alle 21.