Consegnata a Bruno Amatucci la medaglia per i 50 anni di iscrizione all’albo dei giornalisti: un traguardo che racconta non solo una carriera, ma uno stile.
Il suo ingresso nella professione avvenne quasi per caso o per battuta. Da fedele frequentatore della tribuna d’onore della Lazio, Amatucci intratteneva i presenti con commenti fulminanti sui protagonisti in campo. Finché un giorno il caporedattore sportivo de L’Avvenire, suo vicino di posto allo stadio, gli disse: «Ma perché non le scrive, queste battute?». Tutto iniziò lì.
Oggi quella scintilla di spirito e passione viene celebrata con un riconoscimento che profuma di storia e di gratitudine.