Il Consiglio Regionale dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio esprime solidarietà alla cronista Chiara Rai e di tutti i giornalisti minacciati con querele-bavaglio e sollecitano l’approvazione della proposta di legge contro i procedimenti giudiziari pretestuosi avviati per colpire e condizionare la libertà di informare dei giornalisti e di essere informati dei cittadini. Contro le querele temerarie attende dal maggio 2019 di essere approvata una proposta di legge. E non è possibile più perdere altro tempo come più volte ribadito dalla Fnsi, dall’Odg e da tutte le associazioni impegnate nella difesa dell’Articolo 21 della Costituzione. Chiara Rai è stata querelata due volte per diffamazione e per due volte il Pm della Procura di Velletri ha richiesto l’archiviazione. Col nuovo anno le hanno notificato anche la terza querela, sempre presentata dallo stesso soggetto. È stata poi citata con un decreto d’urgenza in sede civile richiedendo 100 mila euro di danni per diffamazione e di cancellare tutti gli articoli. Il giudice civile non ha concesso in quella sede né la cancellazione degli articoli né il risarcimento ma ritenendo che la giornalista avesse superato la continenza nella narrazione dei fatti, l’ha condannata a pagare la spese legali. Il Giudice civile ha scritto nell’ordinanza che i fatti narrati da Chiara Rai corrispondono a verità. Oggi si è tenuta l’udienza sul reclamo che la giornalista ha presentato avverso questa ordinanza civile che la condanna a pagare migliaia di euro di spese legali. Nei prossimi giorni si dovrebbe conoscere l’esito dell’udienza.