La decisione del Garante per la protezione dei dati personali di comminare alla Rai una multa molto elevata per la messa in onda della telefonata tra l’allora ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e sua moglie meriterebbe, secondo il Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio, ulteriori approfondimenti, soprattutto alla luce di un’altra deliberazione presa praticamente in contemporanea su un altro procedimento riguardante lo stesso ricorrente: quella di dichiarare infondato il reclamo di Sangiuliano nei confronti di alcune testate giornalistiche per il contenuto di articoli che avrebbero violato la propria sfera personale e privata.
Riteniamo che sarebbe giusto approfondire la vicenda, così apparentemente contraddittoria, anche per evitare che si possa arrivare ad interpretazioni gravi, perché il conduttore di Report, Sigfrido Ranucci, ha informato su una vicenda di interesse pubblico per la quale il Consiglio di disciplina dell’Ordine dei Giornalisti ha deciso invece all’unanimità l’archiviazione, non ravvisando alcuna violazione della deontologia professionale.
Siccome le pronunce del Garante sono sempre garanzia di obiettività e di imparzialità, proprio per la delicatezza delle questioni che spesso è chiamato ad affrontare, sarebbe bene chiarire per tutelare il lavoro di chi fa giornalismo d’inchiesta.