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Gli Ordini dei Giornalisti della Puglia e della Basilicata esprimono “solidarietà e vicinanza ai redattori e a quanti nella ‘Gazzetta del Mezzogiorno’ lavorano”, dopo la decisione di scioperare a oltranza, ed esprimono “grande preoccupazione per quanto sta accadendo nel sistema dell’informazione in Italia, nel Mezzogiorno e in Basilicata”. appellandosi a tutti a cominciare dalle istituzioni affinchè si mobilitino e diano risposte adeguate. “Non possiamo rassegnarci in Puglia a un futuro senza la Gazzetta del Mezzogiorno” afferma il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Puglia Piero Ricci, all’indomani della decisione del CDR e dei colleghi di sospendere la pubblicazione della storica testata giornalistica pugliese, fondata 131 anni fa”. ‘A nome dell’intero Consiglio – afferma il presidente Ricci – esprimo profonda amarezza per l’involversi di questa assurda vicenda. La grave e pericolosa incertezza sulle sorti della testata e di tutti i suoi giornalisti e poligrafici, e delle loro famiglie, senza stipendio da tempo, pur in presenza di un’offerta vincolante sull’acquisto, crea una serie di conseguenze difficili da affrontare. La Gazzetta è un’istituzione culturale che non deve essere cancellata per colpa degli errori di altri.” “La crisi della Gazzetta del Mezzogiorno, che sul territorio lucano ha recentemente subito la chiusura della redazione di Matera con l’attivazione del tele-lavoro (proprio alla vigilia di Matera 2019 capitale europea della cultura) – è scritto in una nota del presidente dell’Ordine della Basilicata Domenico Sammartino – rappresenta una nuova ferita inferta all’informazione nel Mezzogiorno e in Basilicata. Ma questa crisi si inserisce in un clima generale fosco e preoccupante che, in tutto il Paese, vede minacciate l’occupazione, le condizioni di lavoro degli operatori dell’informazione e, più in generale, vede sotto attacco giornali, giornalisti e libertà di stampa nel suo complesso. Un’aggressione che si traduce, tra l’altro, in provvedimenti tesi a tagliare drasticamente il sostegno pubblico per piccole testate, cooperative giornalistiche, fondazioni senza fini di lucro. Decisioni che avranno come inevitabile effetto la riduzione al silenzio e la cancellazione di molte voci in tutta Italia”. “Sono in gioco – ha detto il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Basilicata – le condizioni materiali per assicurare un’informazione plurale nel Paese. Dinanzi a quanto sta accadendo alla ‘Gazzetta’ l’Ordine dei giornalisti si appella ai vertici istituzionali lucani perché facciano sentire, con la massima fermezza, la propria voce e intervengano attivamente per contrastare chi, con azioni e omissioni, sta determinando la caduta e la possibile morte di un organo di informazione che ha 132 di storia e che da decenni dà voce alle comunità della Basilicata. L’Ordine chiede che, su quanto accade, esprimano una posizione chiara e assumano formali impegni anche i candidati governatori che si misureranno nella competizione regionale il prossimo 24 marzo”. . “Facciamo nostri – ha concluso Sammartino – i ripetuti appelli lanciati dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a salvaguardia della libertà di stampa quando, con parole nette e lungimiranti, ha ricordato che un’informazione libera e indipendente resta un pilastro della nostra Costituzione. Difenderne esistenza, dignità e autonomia, dev’essere impegno e interesse di quanti hanno a cuore i valori fondanti della democrazia”.

Fonte: Ansa.

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