”Il prossimo lunedì 25 marzo prenderanno avvio gli Stati Generali dell’Informazione e dell’Editoria. La cerimonia di apertura sarà soltanto il trampolino di lancio di un …
”Il prossimo lunedì 25 marzo prenderanno avvio gli Stati Generali dell’Informazione e dell’Editoria. La cerimonia di apertura sarà soltanto il trampolino di lancio di un percorso lungo, complesso e partecipato, che nei prossimi mesi coinvolgerà tutti gli attori, i professionisti e le categorie del settore. L’obiettivo del Governo è realizzare una riforma strutturale, importante e necessaria per un comparto cruciale come quello dell’editoria, che sappia finalmente porre al centro i diritti dei cittadini e valorizzare la filiera nella sua interezza”. Lo afferma il sottosegretario all’Editoria, Vito Crimi. ”Coloro che desiderano seguire l’evento potranno farlo accreditandosi con le consuete modalità tramite l’ufficio stampa di Palazzo Chigi”, prosegue. “Ci attendono mesi di confronto, dibattito e lavoro serrato su temi di rilevanza nazionale ed oltre – sottolinea ancora il sottosegretario -. Ci confronteremo con agenzie di stampa, editori, giornalisti, distributori nazionali e locali, investitori, centri media, edicolanti, poligrafici, fotoreporter, videogiornalisti, social media manager e tantissime altre categorie. Ci sarà il tempo di avanzare proposte concrete e discutere di idee, valori ed obiettivi. Appaiono quindi davvero singolari i tentativi di screditare l’evento di apertura degli Stati Generali, che è solo l’avvio di un lungo percorso”. Per il segretario della Fnsi Raffaele Lorusso gli Stati generali dell’editoria ”siano l’occasione per rilanciare il settore, non un regolamento dei conti con gli attori del sistema, a partire dai giornalisti. A parte le dichiarazioni di intenti, gli atti finora adottati dal governo, anche negli ultimi giorni, vanno nella direzione che nessuno auspica, ossia quella di colpire l’informazione e i giornalisti». ”Il rilancio del settore non può prescindere dal lavoro regolare, dal contrasto al precariato e, quindi, dalla previdenza. Il sindacato dei giornalisti declinerà questi temi ai tavoli con il governo, pretendendo precisi atti normativi, in mancanza dei quali gli Stati generali saranno stati un’altra occasione perduta”, conclude Lorusso.
Fonte: Ansa.