
Non si dimentica chi ha avuto il coraggio di raccontare.
Inaugurato il murale dedicato a Ilaria Alpi e Miran Hrovatin sulla facciata del TG3, all’interno del Centro Rai di Saxa Rubra a Roma, per ricordare i due giornalisti uccisi a Mogadiscio il 20 marzo 1994, mentre svolgevano il loro lavoro.
L’opera, firmata dalla street artist Laika e promossa dal sindacato dei giornalisti Usigrai, è un tributo visibile e permanente alla memoria di Ilaria e Miran, ma anche un richiamo collettivo alla ricerca di verità e giustizia. Perché, a 31 anni di distanza, su quella tragica vicenda ancora troppe cose non sono state chiarite.
Ilaria, giornalista esperta di mondo arabo, con alle spalle anni di reportage dalla Somalia, stava indagando su traffici illeciti. Miran documentava il tutto con la sua videocamera.
Presente anche la segretaria dell’Ordine del Lazio, Serena Bortone. “Il sacrificio di Ilaria e Miran resti impresso nel dna di tutti noi. In un momento così tragico, nel quale raccontare quello che accade in zone di guerra diventa sempre più difficile, se non impossibile, impedito dalla ferocia della guerra e ostacolato dalla propaganda, un pensiero va a tutti i colleghi che continuano a cercare la verità. Verità che, per la morte di Ilaria e Miran, deve ancora essere scritta.
L’Ordine del Lazio continua e continuerà a chiedere giustizia, a cercare le responsabilità della loro uccisione e dei depistaggi. Noi non archiviamo.”
Il murale non è solo un’opera d’arte: è una promessa a occhi aperti. Quella di continuare a ricordare chi ha pagato con la vita l’amore per la verità e il dovere dell’informazione. E di non smettere mai di chiederla, quella verità.