
“Condividete con mitezza la speranza che sta nei vostri cuori”: attorno a questo messaggio di Papa Francesco si è sviluppato il convegno organizzato alla Lumsa in occasione della 59ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali. Un momento di confronto promosso dall’Ordine dei giornalisti del Lazio, dall’Ucsi e da WeCa, per riflettere sul senso della professione giornalistica oggi, tra verità, responsabilità e ascolto.
Al centro dei lavori, la necessità — richiamata nel messaggio papale — di “disarmare la comunicazione”, di purificarla dall’aggressività e dal sensazionalismo, riscoprendone il valore umano e sociale. Un invito forte rivolto a un mondo dell’informazione spesso sopraffatto dalla velocità e dalla polarizzazione.
Hanno partecipato Guido D’Ubaldo, presidente dell’Ordine dei giornalisti del Lazio, Carlo Bartoli presidente dell’Ordine nazionale, Roberta Feliziani (CdD Lazio) e Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi, insieme a Maurizio Di Schino (Ucsi) e Fabio Bolzetta (WeCa), che hanno moderato l’incontro.
Tra gli interventi, quello di Andrea Tornielli, direttore editoriale dei media vaticani, che ha messo in guardia dal potere delle fake news e dalla “dispersione programmata dell’attenzione”, fenomeni che secondo Papa Francesco alterano la nostra percezione del reale.
La presidente dell’Associazione Comunicazione e Cultura Paoline, suor Paola Fosson, ha conferito il Premio Paoline 2025 a Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la Comunicazione, per lo stile “inclusivo e dialogante”.
Il convegno si è chiuso con le voci di Sergio Talamo (Formez) e Paolo Valente (Caritas italiana), in un clima di rinnovato impegno verso un’informazione più etica, autentica e attenta all’altro.