
di Carlo Picozza
Con Mario Nanni, giornalista parlamentare di lungo corso, già capo dell’ufficio centrale all’Ansa, se n’è andato – a settantanove anni, il 2 aprile scorso – anche un maestro per tanti giovani da lui accompagnati, con entusiasmo e rigore, nei loro primi passi di impegno formativo e di lavoro. Presto, il 25 giugno prossimo, un gruppo di amici, gli dedicherà un incontro (“Mario Nanni, una vita per il giornalismo”) dove sarà presentato e regalato ai partecipanti il volume Mario Nanni, in memoriam, firmato da Santo Strati, editore, suo amico da decenni. Quest’ultimo sarà affiancato da Pino Nano, già caporedattore centrale in Rai, nell’illustrazione del volume e nel ricordo dell’amico comune. Poi, nel tratteggio delle tranches de vie salienti di Nanni, sarà la volta di altri colleghi e no che hanno condiviso con lui vissuti professionali e umani.
Quanti ricordi insieme con Mario. A Fiuggi, a Roma: sembra ieri.
Lo rivedo assorto alla revisione dei testi di simulazione delle prove scritte, tra i tavoli con i computer portatili aperti, a suggerire la via per scansare le insidie linguistiche, a donare, con dedizione e generosità, strumenti, metodo e idee per la costruzione di un articolo, dall’attacco al racconto, alla chiusura. E a dispensare conferme e incoraggiamenti a tutti, a partire dai più insicuri. Mario si portava i “compiti a casa”: il rapporto con i candidati agli esami di Stato per l’abilitazione alla professione continuava anche oltre la sua lezione. Disponibile e paziente non si risparmiava neanche negli orari dei pasti o a sera tarda.
Con Mario se n’è andato un collega che, in barba all’età, (ri)trovava nell’attività formativa gli slanci della professione allo statu nascenti. Una professione, la sua, snodatasi in decenni di scavo, passione, mestiere. E tanta curiosità che è stata la sua cifra umana e professionale. Il curioso giornalista è, appunto, il titolo di un libro da lui scritto con l’occhio ai giovani (sottotitolo: Come vestire le notizie – Media&Books). Un lavoro di cui andava fiero. In questo, rafforzato dall’apprezzamento di un altro maestro di vita e di giornalismo, Sergio Lepri, suo direttore all’Ansa, anche lui formatore per passione (di tre generazioni di cronisti). Quante occasioni di lavoro comune, con Sergio, Mario, Sandro Acciari, Franco Calabrò e altri colleghi che, avanti negli anni, di Formazione si sono occupati con l’ardore giovanile della scoperta e della condivisione.
Grazie Mario, per il tuo lavoro, per i tuoi insegnamenti ai giovani e non solo, grazie per l’amicizia tua che hai voluto richiamare, qualche giorno prima del tuo commiato, nell’ultimo nostro scambio di messaggi.
L’appuntamento per ricordarlo insieme è alle 17 del 25 giugno nell’aula del Giubileo della Lumsa, in via di Porta Castello 44.