Odg Lazio, approvato all’unanimità il bilancio

L’assemblea si è svolta nell’Aula magna della facoltà Teologica Valdese.
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L’Assemblea degli iscritti all’Ordine dei giornalisti del Lazio ha approvato all’unanimità, con un solo astenuto, il bilancio consuntivo 2024 e quello preventivo del 2025. La riunione si è svolta alla presenza di tanti colleghi nell’Aula magna della facoltà Teologica Valdese, ed è stata presieduta dal presidente dell’Odg Lazio Guido D’Ubaldo con il vicepresidente Roberto Rossi, la segretaria Maria Lepri e la tesoriera Manuela Biancospino.

La relazione di apertura del presidente D’Ubaldo ha messo in evidenza i temi fondamentali su cui si è impegnata la consiliatura dell’Ordine del Lazio, giunta quest’anno a fine mandato.

Innanzitutto la formazione. Il presidente ha sottolineato come il Consiglio dell’Ordine abbia sempre proposto ai colleghi un’offerta formativa molto ampia, in presenza e online, su tanti temi, sempre di alta qualità e completamente gratuiti. Dal 2023, inoltre, è stato dato il via al primo ciclo di appuntamenti dedicati al giornalismo culturale che si è avvalso della presenza di relatori di altissimo livello professionale. Grazie a tali corsi, la formazione ha consentito ai colleghi di visitare luoghi bellissimi della cultura della capitale spesso però sconosciuti, ad esempio musei, biblioteche storiche, set cinematografici e residenze storiche come Palazzo Colonna. La numerosa offerta di corsi ha consentito, inoltre, la riduzione del numero di colleghi non in regola con l’obbligo formativo.

L’assemblea è stata inoltre l’occasione per mettere in evidenza anche altri temi su cui si è impegnato il Consiglio durante questa consiliatura: le lapidi per ricordare i giornalisti ebrei perseguitati durante le leggi razziali e quelli uccisi durante il fascismo, poste all’ingresso della sede dell’Ordine regionale, in piazza della Torretta; la Carta di Pescasseroli, sottoscritta con gli Ordini regionali di Molise e Abruzzo. Senza dimenticare poi la collaborazione con l’associazione Ossigeno per l’informazione con cui l’Ordine ha organizzato diversi corsi di formazione sul tema delle querele temerarie e la tutela dei colleghi minacciati. Un altro passaggio della relazione ha ricordato la costituzione di parte civile dell’Ordine nel procedimento giudiziario che ha visto coinvolto il giornalista Paolo Borrometi, l’appoggio alla richiesta di riapertura delle indagini per l’uccisione di Pier Paolo Pasolini e non ultime le iniziative per ottenere verità e giustizia per l’omicidio di Ilaria Alpi e Giulio Regeni e a sostegno di Julian Assange.

Inoltre, sono stati ricordati l’incontro con il Procuratore Capo di Roma, dottor Francesco Lo Voi, a seguito del decreto sulla presunzione di innocenza e la decisione del Consiglio di mantenere invariata la quota per gli iscritti.

A conclusione dei lavori, sono state consegnate le medaglie in argento donate dall’Ordine del Lazio ai colleghi professionisti e pubblicisti che hanno raggiunto i 50 anni di attività.