
Adriano Panzironi, noto per aver promosso una dieta priva di carboidrati e uno stile di vita basato su integratori di sua produzione, ha raccolto consensi tra il pubblico, ma molto meno favore tra gli Ordini professionali.
Tutto inizia con l’Ordine dei Giornalisti, che nel 2019 lo sospende per 8 mesi. Ma non finisce lì: seguono nuove denunce e procedimenti per le sue attività mediatiche in campo sanitario. Tutto termina con la sua cancellazione dall’albo dei Pubblicisti dell’Ordine regionale del Lazio.
Poi l’Ordine dei Medici di Roma (Omceo), che nel 2018 lo denuncia per esercizio abusivo della professione medica. Il motivo? Panzironi, pur non essendo medico, dispensava consigli nutrizionali dettagliati, anche personalizzati, suggeriva dosaggi di integratori, e vendeva direttamente i prodotti tramite il suo canale “Life 120”. Il giudice lo condanna e gli infligge una provvisionale da 20.000 euro in favore proprio dell’Omceo, oltre ai 2 anni e 8 mesi di reclusione per esercizio abusivo della professione medica.
Nonostante l’ampia visibilità ottenuta negli anni, il percorso di Panzironi si è dunque concluso con provvedimenti sanzionatori da parte degli Ordini professionali e una condanna giudiziaria.