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Informare i cittadini è il dovere-diritto dei giornalisti, cui vigili urbani non dovrebbero frapporsi. Eppure, non è la prima volta che, anche a Roma, a cronisti, cinegiornalisti e fotoreporter viene di fatto limitato il diritto di cronaca che, com’è noto, ha rilevanza costituzionale (art. 21 della Carta). È accaduto ieri nei pressi di Montecitorio, quando è stato impedito al collega Cosimo Caridi di riprendere il fermo di un venditore ambulante. Era già accaduto il 7 novembre scorso, alle 15, quando un altro collega, R.A., fermato, trattenuto per tre ore da sei vigili urbani a Trinità dei Monti e accusato di scattare loro delle foto e di fornire false generalità dopo avere consegnato la tessera dell’Ordine e quella del codice fiscale, è stato anche minacciato di essere portato al comando per l’identificazione e il fotosegnalamento, intimidito e diffidato dall’usare immagini di luoghi pubblici con i vigili urbani. Il Consiglio dell’Ordine dei giornalisti del Lazio è al fianco dei colleghi e, nel rispetto della funzione della polizia municipale, chiede all’Amministrazione capitolina di fare chiarezza su questi episodi che risultano non isolati.

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