La minaccia di dazi da parte di Trump contro la digital tax “prende di mira i Paesi che si sono dati o stanno introducendo tassazioni per le grandi aziende che da anni realizzano profitti miliardari sul mercato dei servizi digitali sfuggendo alle fiscalità nazionali” e “conferma la necessità di difendere la nostra economia, ma anche l’esigenza di una risposta coordinata a livello europeo e sovranazionale”. Lo dice il sottosegretario con delega all’Editoria, Andrea Martella, intervistato dalla Stampa. “Di discriminatorio – rileva – non c’è nulla, tanto meno nei confronti di un alleato come gli Stati Uniti. La discriminazione semmai è quella che subiscono gli operatori economici residenti nel nostro Paese, che dall’assenza di regolamentazione per l’attività dei cosiddetti over the top sono colpiti due volte: nella tassazione e nella competizione commerciale. Per l’editoria si aggiunge il danno per lo sfruttamento dei contenuti informativi, che mortifica il lavoro giornalistico e ne colpisce la remunerazione”. A questo proposito, Martella sottolinea che “dal giugno scorso è in vigore la nuova Direttiva europea sul diritto d’autore nel mercato digitale: gli Stati membri devono recepirlo entro due anni. L’Italia – afferma – intende farlo già attraverso la ‘Legge di delegazione europea 2019′ che sarà presentata alle Camere nei prossimi giorni”.

Fonte: ANSA.

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