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E’ morto Curzio Maltese, brillante penna del giornalismo italiano, un male incurabile lo ha portato via a 63 anni. Se ne va un altro grande professionista iscritto al nostro Ordine, un talento poliedrico, che nella sua carriera ha scritto di politica, sport, spettacolo, società, sempre con grande chiarezza ed acume. Editoralista di successo a Repubblica, capace di esprimere il suo punto di vista in modo netto, mai banale.
Era malato da tempo, ma aveva continuato a scrivere anche nell’ultimo anno sul Domani, la sua ultima tappa professionale. Iniziò nelle radio libere lombarde, prima di occuparsi di sport e cronaca per il quotidiano La Notte e per Il Corriere dello Sport. Il calcio, in particolare, fu tra le sue grandi passioni, prima che iniziasse ad interessarsi prevalentemente di politica negli anni dell’ascesa di Silvio Berlusconi. Scrisse anche su La Stampa, ma fu Repubblica la sua casa dal 1995 al 2021, dove fu autore della rubrica Contromano sul settimanale Il Venerdì, oltre che editorialista di punta del quotidiano romano.
“Curzio è stato un grande giornalista” – ricorda il presidente Guido D’Ubaldo – “che per un breve periodo ho incrociato anche al Corriere dello Sport. Un cronista attento, a volte anche ruvido. Univa classe e talento a una profonda passione civile. E’ stato uno dei più brillanti giornalisti della nostra generazione”.
Alla famiglia di Curzio Maltese giungano le condoglianze del Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio.

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