Più immagini ai giornalisti negli eventi sportivi

Più immagini ai giornalisti negli eventi sportivi

L’AGCOM ha approvato la nuova delibera 36/25/CONS, destinata a segnare un punto di svolta nel rapporto tra diritto di cronaca e diritti audiovisivi negli eventi sportivi. La decisione, attesa da mesi, definisce in modo più chiaro ed equilibrato le modalità di accesso alle immagini non trasmesse in diretta, come quelle relative a proteste, incidenti, episodi discriminatori o situazioni controverse.

Le novità principali

Per la prima volta, giornalisti e operatori dell’informazione potranno richiedere le cosiddette “immagini correlate” entro un’ora dalla conclusione dell’evento sportivo. Il fornitore delle immagini (tipicamente il detentore dei diritti) avrà il dovere di metterle a disposizione in tempi rapidi, in un formato utilizzabile e senza discriminazioni tra le testate.

La misura riguarda la stagione sportiva 2025/2026 e avrà carattere sperimentale, applicandosi inizialmente a campionati come la Serie A e B di calcio e la Lega A di pallacanestro. È previsto un tavolo tecnico permanente, coordinato dall’AGCOM, per monitorare l’efficacia della nuova normativa e correggere eventuali criticità.

Grande soddisfazione è stata espressa da Guido D’Ubaldo, presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio, «Questa delibera rappresenta un risultato concreto per il giornalismo italiano. Si riconosce il valore dell’informazione libera e indipendente, anche negli spazi più regolamentati come quelli degli eventi sportivi. È un passo fondamentale per permettere ai cronisti di raccontare tutto ciò che accade, anche fuori dal perimetro della narrazione ufficiale.»

Un passo avanti per il giornalismo sportivo

La delibera arriva dopo mesi di confronto tra l’Autorità, le associazioni giornalistiche e i titolari dei diritti sportivi.
La misura sperimentale rappresenta una conquista che potrà avere effetti positivi sull’intero sistema dell’informazione sportiva.

Prossimi passi

Se la sperimentazione darà risultati positivi, l’AGCOM potrebbe estendere il modello anche ad altri sport e ad altri ambiti dell’informazione audiovisiva. Il tema dell’equilibrio tra interesse pubblico, libertà di stampa e diritti commerciali resta centrale, ma la direzione intrapresa è chiara: più trasparenza, più accesso, più informazione.