E’ stato il fotografo di The Associated Press Burhan Osbilici ad aggiudicarsi il premio World Press Photo di quest’anno, con l’immagine dell’assassinio dell’ambasciatore russo in Turchia Andrei Karlov del 19 dicembre. Osbilici, che si trovava all’inaugurazione di una mostra cui era intervenuto l’ambasciatore, era riuscito a realizzare l’intera sequenza dell’assassinio.

In particolare, lo scatto premiato, dal titolo “An Assassination in Turkey“, è quello che ritrae il killer, il poliziotto Mevlut Mert Altintas, in piedi con la pistola nella mano destra puntata a terra e la sinistra alzata ad indicare il cielo e alle sue spalle il corpo dell’ambasciatore è a terra. “Avevo paura”, ha raccontato Ozbilici, “ma sono un giornalista e devo fare il mio lavoro anche se vengo colpito o ucciso. In quel momento ho cercato di rappresentare non solo A.P, ma tutti i giornalisti indipendenti”.

“Una foto con un impatto incredibilmente forte”, l’ha definita il presidente della giuria Stuart Franklim.

Sono più di 5000 i fotografi che hanno partecipato all’edizione 2017, provenienti da 125 Paesi, per un totale di 80.408 immagini. Quarantacinque i reporter premiati (da 25 Paesi) nelle 8 categorie, dove figurano anche 4 italiani. Tra loro, ad aggiudicarsi il primo premio per le storie nella categoria ‘Sport’ è stato il fotografo freelance Giovanni Capriotti; mentre Antonio Gibotta è arrivato secondo per le storie nella categoria People; Alessio Romenzi, terzo per le storie nella categoria General News; e Francesco Comello, terzo per le storie nella categoria Daily life.

Lo statunitense Jonathan Bachman di Thomson Reuters si è aggiudicato i Contemporary issues con un’immagine di Ieshia Evans, arrestata a Baton Rouge durante una protesta il 9 luglio, per la morte di Alton Sterling, un uomo di colore ucciso dalla polizia. Il fotografo di Ap Vadim Ghirda, distaccato in Romania, ha vinto il secondo premio della categoria con una foto di migranti mentre attraversano un fiume, nel loro tentativo di raggiungere la Macedonia dalla Grecia.

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