Addio ad Arturo Diaconale, morto nella notte, nella sua casa romana, dopo aver lottato contro un male incurabile. Aveva 75 anni. Diaconale dal primo …
Addio ad Arturo Diaconale, morto nella notte, nella sua casa romana, dopo aver lottato contro un male incurabile. Aveva 75 anni. Diaconale dal primo agosto 2016 era responsabile della comunicazione della Società Sportiva Lazio e portavoce del presidente Claudio Lotito. Profondo il cordoglio dal mondo del giornalismo, dai suoi organismi di rappresentanza e dagli esponenti della politica e dello sport a partire dai vertici del Club della Lazio.
Il Consiglio dell’Ordine dei giornalisti del Lazio esprime tristezza e vicinanza alla famiglia. Diaconale era iscritto all’ Ordine del Lazio dal 1975, da sempre impegnato a favore della professione per lunghi anni è stato un punto di riferimento per molti colleghi.
Abruzzese di nascita e romano di adozione, Diaconale, dopo la laurea in Giurisprudenza, iniziò l’attività giornalistica nella redazione romana de Il Giornale di Sicilia (1973). Nel 1976 divenne giornalista parlamentare. Nel 1980 divenne capo della redazione romana ma nel 1985 passò come redattore parlamentare a Il Giornale, allora diretto da Indro Montanelli. Nel 1992 divenne redattore capo di Studio Aperto, testata giornalistica dell’emittente televisiva Italia 1. L’anno successivo fu nominato direttore del settimanale L’Opinione, che Diaconale trasformò in quotidiano diventato successivamente L’Opinione delle libertà. Nel 1995 ha ideato e condotto una trasmissione giornalistica su Rai 3, dal titolo ‘Ad armi pari’ e negli anni successivi ha partecipato come opinionista a tutti i principali talk show italiani. Amministratore della Rai nel 1996 fu candidato al Senato per il Polo per le Libertà del Lazio, nel collegio di Rieti.
Diaconale è stato ricordato nel corso della seduta odierna alla Camera dei deputati.