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L’Assemblea degli iscritti all’Ordine dei giornalisti del Lazio ha approvato all’unanimità, con un solo astenuto, il bilancio consuntivo 2023 e quello preventivo del 2024. La riunione, che si è svolta presso l’Aula magna della facoltà Teologica Valdese, è stata presieduta dal presidente dell’Odg Lazio Guido D’Ubaldo, con il vicepresidente Roberto Rossi, la segretaria Maria Lepri e la tesoriera Manuela Biancospino.

Nella sua relazione di apertura, il presidente D’Ubaldo ha elencato ai tanti presenti in aula, i temi fondamentali su cui si è impegnata l’attuale consiliatura dell’Ordine del Lazio.

Primo punto è stato quello della formazione, per la quale D’Ubaldo ha informato i colleghi sui corsi di formazione approvati ed erogati dall’Ordine regionale, nello specifico 194 nel 2023 e i primi tre mesi del 2024, tra corsi in presenza, in streaming e on demand. Una proposta di qualità che si è incentrata su diverse tematiche: giornalismo religioso (con corsi in collaborazione con l’UCSI Lazio in vista del Giubileo, visita a una moschea e una collaborazione con la comunità ebraica, oltre alla messa per il patrono dei giornalisti San Francesco di Sales che quest’anno ha avuto una grande partecipazione e che si è svolta presso la chiesa di San Giuseppe dei Falegnami), quello agroalimentare e quello culturale. Ai corsi erogati hanno partecipato numerosi relatori di spessore tra i quali il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’informazione e all’editoria, Alberto Barachini, e il ministro Antonio Tajani. Senza dimenticare la convenzione stipulata dall’Ordine del Lazio con il presidente del Cnel, il giornalista Renato Brunetta, per avviare corsi di giornalismo economico che ha già visto attivo il primo appuntamento. Sempre in tema di formazione è stato ricordato il successo della sensibile diminuzione dei colleghi inadempienti grazie ai corsi in proroga che sono stati messi a disposizione dei colleghi, da gennaio a giugno del 2023. Infine, è stata ricordata la firma della Carta di Pescasseroli sottoscritta con gli Ordini regionali di Molise e Abruzzo.

L’Ordine del Lazio si è costituito parte civile nel procedimento giudiziario che vede coinvolto il giornalista Paolo Borrometi e la vicenda sull’uccisione di Pier Paolo Pasolini per la quale l’Ordine regionale appoggia la richiesta di riapertura delle indagini. Sono state ricordate anche le iniziative per avere verità e giustizia per l’omicidio di Ilaria Alpi e Giulio Regeni e la vicenda di Julian Assange.

In tema di sanzioni disciplinari per gli inadempienti del triennio 2017-2019, per le quali si contano 170 censure a professionisti e 67 a pubblicisti, Ivano Maiorella, componente del Consiglio di disciplina territoriale del Lazio, ha letto la relazione del presidente Vittorio Roidi nella quale è stato evidenziato il lavoro gravoso a cui si è dovuto sottoporre tutto il Consiglio di disciplina, supportato da dipendenti dell’Ordine. Motivo per il quale è stata fatta richiesta al Consiglio nazionale di prevedere un rafforzamento della struttura.

Subito dopo la relazione del presidente D’Ubaldo è intervenuta la tesoriera Manuela Biancospino che ha presentato la relazione sul bilancio, soffermandosi sui dati relativi alla formazione, nonché la riduzione dei costi affrontati dall’Ordine, il servizio della pec gratuita rinnovato per i colleghi.

L’assemblea di bilancio è stata anche l’occasione per far intervenire diversi rappresentanti istituzionali quali Maurizio Di Schino, componente della giunta esecutiva dell’FNSI, che ha parlato dell’importanza dell’unitarietà e della solidarietà della professione; i rappresentanti del cdr dell’agenzia di stampa AGI che in queste ultime settimane sono in stato di agitazione per la possibile cessione  dell’agenzia con il rischio di una lottizzazione dell’informazione; Alberto Spampinato di Ossigeno per l’informazione con cui l’Odg Lazio organizza diversi corsi di formazione deontologici sulla libertà di stampa.

A conclusione dei lavori, sono state consegnate le medaglie in argento donate dall’Ordine del Lazio ai colleghi professionisti e pubblicisti che hanno raggiunto i 50 anni di attività.

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