Il Messaggero

Caltagirone Editore archivia il 2015 con una perdita di 20,1 milioni di euro, inferiore al rosso del 2014 che era stato di 37,2 milioni e avvia una profonda ristrutturazione del gruppo per “aree funzionali” superando l’organizzazione per aziende autonome che definisce “insostenibile”. Si tratta di un’operazione che riguarda soprattutto i reparti poligrafici che verranno concentrati in un unico sistema produttivo, manovra che dovrebbe comportare una razionalizzazione del lavoro e degli organici (probabili tagli in vista, quindi).

L’operazione, spiega il gruppo, è resa necessaria da una “forte incertezza del settore” che non permette di formulare previsioni puntuali per il breve periodo e dalla “significativa riduzione dei fatturati di tutte le aziende editoriali”. E’ emersa quindi, prosegue la nota, la necessita’ di “ristrutturare il gruppo per aree funzionali superando l’organizzazione per aziende strutturalmente autonome ormai insostenibile. In tale prospettiva, le assemblee delle controllate Il Messaggero, Il Mattino e Il Gazzettino hanno deliberato progetti di scissione per aree omogenee in specifiche aziende”.

La perdita 2015 con cui Caltagirone Editore ha chiuso il 2015 è un risultato ottenuto dopo la svalutazione di immobilizzazioni immateriali a vita indefinita per 22 milioni e ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni per complessivi 9,1 milioni. Il Mol e’ stato positivo per 3,1 milioni per effetto della contrazione dei costi operativi (positivo per 76mila euro al 31 dicembre 2014). I ricavi sono scesi del 4,2% a 163 milioni (170,1 milioni nel 2014).
I ricavi pubblicitari hanno visto una lieve flessione dello 0,3%, e beneficiano del contributo della raccolta pubblicitaria locale per alcune edizioni dei quotidiani Rcs, avviata a partire dal mese di marzo. La raccolta sui quotidiani cartacei ha registrato un calo del 6,1%. Continua invece la crescita di quella sui siti internet che ha segnato un incremento del 9,6% e dove spicca l’ottima preformance del sito del Messaggero, ormai stabile al terzo posto nella classifica nazionale dopo Repubblica e Corriere.

Fonte: www.primaonline.it

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