Euronews

I senatori Claudio Micheloni e Aldo Di Biagio hanno depositato in Senato un’interrogazione urgente (qui il link al testo) indirizzata al presidente del Consiglio dei ministri  e ai ministri degli Affari esteri e della cooperazione internazionale e dello Sviluppo economico riguardante il progetto di ristrutturazione di Euronews, «progetto – si legge in una nota – che sta vanificando l’intento paneuropeo dei servizi pubblici fondatori».

Secondo i proponenti, «tale ristrutturazione colpisce mortalmente la missione di interesse pubblico europeo del canale, su cui l’Italia ha investito per promuovere il sistema-Paese, la visione europea dell’Italia e degli altri paesi partner dell’Ue e l’italiano come lingua fondamentale dell’Unione europea. Volta a ridurre la forza lavoro giornalistica e a cambiare sostanzialmente il contratto di lavoro, è conseguente alla cessione del 53% del capitale (35 milioni di euro) da parte del consorzio che gestisce Euronews al gruppo privato Mediaglobe Networks, controllato dal magnate Naguib Sawiris, che ha introdotto la Nbc come secondo azionista privato con il suo 25% di capitale. Il piano prevede un forte ridimensionamento dei servizi di alcune lingue, inclusa la redazione italiana».

L’équipe italiana di Euronews, forte di una ventina di giornalisti, rappresenta la più grande redazione italiana all’estero, «importantissima testa di ponte – prosegue la nota – per esprimere e rappresentare all’Europa e ai paesi riceventi il segnale dell’emittente (si pensi alla Turchia, a tutto il Sud del Mediterraneo e parte del Medio Oriente) cosa sia davvero l’Italia.

Nell’interrogazione, i senatori chiedono al presidente Paolo Gentiloni e ai ministri Angelino Alfano e Carlo Calenda di sapere dal governo «se non ritenga di dover intervenire, per quanto di competenza, presso la Rai, ancora parte importante, ma oggi evidentemente declinante rispetto alle decisioni strategiche di Euronews, per sapere come intenda tutelare il patrimonio aziendale e i suoi valori, rappresentati anche dai giornalisti italiani di Euronews, che, peraltro, non sono un corpo professionale esterno, ma di fatto una risorsa di cui la Rai deve farsi carico, intanto per impedire la cancellazione inaccettabile di presenze italiane in Euronews, e comunque di una realtà da considerare un valore, che il servizio pubblico italiano deve tutelare nell’interesse suo e del Paese».

I senatori chiedono, altresì, di intervenire, anche in sede europea, considerato che il maggior singolo finanziatore di Euronews oggi è la Commissione europea, la quale eroga fondi pubblici all’emittente solo in quanto espressione di servizi pubblici dell’Europa.

1.398 visite