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Con “100 anni di Italo Calvino. Un talento giornalistico inespresso” si è chiuso il ciclo di corsi di formazione culturale organizzati e promossi dall’Ordine regionale dei giornalisti del Lazio. L’appuntamento, che ha registrato una grande successo, si è svolto alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma ma “non esaurisce questa formula di corsi dedicati alla cultura – ha sottolineato il presidente Odg Guido D’Ubaldo, che ha dato il via alla giornata di formazione insieme a Stefano Campagnolo, direttore Biblioteca Nazionale Centrale Roma -. È previsto infatti un’altra serie di appuntamenti sempre dedicati alla cultura. L’impegno di questa consiliatura dell’Ordine del Lazio, infatti, è quello di offrire ai colleghi corsi di alta qualità e sempre gratuiti in diversi settori della professione” ha concluso D’Ubaldo davanti a una sala affollata di partecipanti.

Anche la giornata formativa dedicata a Calvino si è contraddistinta per un panel di relatori e ospiti di grande prestigio: lo scrittore Paolo di Paolo, Donatella Ansovini, giornalista culturale del Tg3, Loretta Cavaricci, giornalista culturale Rainews, Giorgio Zanchini giornalista, conduttore radiofonico e televisivo Rai e poi ancora Eleonora Cardinale, curatrice della mostra “Lo sguardo dell’archeologo. Calvino mai visto” e infine l’illustratore Lorenzo Forlani. A tenere le fila degli interventi è stata la giornalista Lorenza Fruci che ha tracciato un percorso ideale lungo il quale ciascuno dei relatori ha indagato e raccontato Italo Calvino tra impegno letterario e giornalistico. Un viaggio alla scoperta di uno dei più importanti intellettuali e autori del Novecento italiano, che attraverso il linguaggio, la comunicazione ha saputo realizzare il suo talento non solo come grande scrittore – uno degli italiani più tradotti al mondo – ma anche come giornalista. Sebbene, per questa sua seconda veste, lo stesso Calvino ebbe a esprimere il rammarico per non essere stato un “inviato speciale, un occhio che registra i fatti e li trasmette”. Il corso ha quindi affrontato il tema sempre più attuale del linguaggio e del suo uso nella comunicazione, in particolare quella giornalistica, quello dell’importanza dello sguardo, del punto di vista che deve avere un giornalista per raccontare i fatti. E poi, non da ultimo, le tecniche e le criticità che deve affrontare il giornalismo per raccontare al grande pubblico la cultura.

A chiudere gli interventi sono stati Lorenzo Forlani, illustratore, ed Eleonora Cardinale, curatrice della mostra “Lo sguardo dell’archeologo. Calvino mai visto”, che ha illustrato la mostra allestita alla Biblioteca nazionale di Roma nella quale è possibile ammirare editi e inediti dell’autore nell’allestimento che riproduce fedelmente la libreria personale di Calvino in quella che fu la sua ultima casa a Roma, a Campo Marzio, prima della scomparsa avvenuta nel settembre del 1985.

Il corso si è concluso con la visita della mostra.

 

 

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