E’ in edicola da oggi il primo numero di “La Verità”, il nuovo quotidiano ideato e diretto da Maurizio Belpietro. Per realizzarlo Belpietro si era messo al lavoro – impegnandosi anche finanziariamente – a metà maggio, subito dopo l’interruzione del suo rapporto con gli Angelucci, che lo avevano sostituito alla direzione di “Libero” con Vittorio Feltri. Il giornale avrà una foliazione di 24 pagine e non prevede una sequenza in sezioni: spazio e posizionamento dipenderanno dall’importanza della notizia.

Accanto a Belpietro, in redazione ci sono una decina di giornalisti con condirettore Massimo De Manzoni, ex vice direttore vicario di Libero. Direttore editoriale è Stefano Lorenzetto, che ha lasciato “Libero” per La Verità come Francesco Borgonovo, Claudio Antonelli, Edoardo Vavadini, Giacomo Amadori, Fabio Corti. Vengono, invece, dal Giornale Alessandro Rocchi e Mario Celi. Fa parte della squadra anche Marcello Mancini, ex direttore della Nazione. Nutrito il parco collaboratori, tra cui Giampaolo Pansa, Mario Giordano, Luca Telese, Giancarlo Perna, Maurizio Caverzan.

Per la linea politica, la nuova testata vuole caratterizzarsi come liberale, ma con una particolare attenzione al mondo cattolico.

“La Verità” è edita da una società dall’azionariato diffuso in cui nessun investitore potrà avere la maggioranza. Tra i soci, oltre allo stesso Belpietro, c’ è Marco Benatti, patron di Fullsix (Fullplan, società del gruppo raccoglierà la pubblicità), e Enrico Sciò, commercialista bresciano, che ha assunto il ruolo di amministratore unico.
Sede in via Vittor Pisani, a Milano, il break even della Verità è fissato a 10mila copie.

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