++ MPS: INGROIA, SENTO ODORE DI TANGENTI ++

L’Ordine dei Giornalisti del Lazio esprime la sua solidarietà e vicinanza al collega Sandro Ruotolo per le gravissime minacce ricevute dal boss dei casalesi Michele Zagaria. La libertà di informazione è un elemento fondante della democrazia e non può essere né piegata né imbavagliata da alcuna intimidazione.

Le minacce di morte al giornalista televisivo, ora sotto scorta, sono arrivate dal capo del clan dei casalesi, Michele Zagaria, che, intercettato in carcere, ha detto: “O vogl’ squartat’ viv”. All’origine delle intimidazioni, spiega una nota di Servizio Pubblico, un reportage della trasmissione sulla Terra dei Fuochi, recentemente andato in onda su La7, che conteneva un’intervista di Ruotolo a Carmine Schiavone. “Ci sono tracce recenti di rapporti tra Zagaria, quando era latitante, e i servizi segreti. Ma parliamo degli anni Duemila”, dice il giornalista in uno dei passaggi. “Non ti posso dire più niente. Lo saprai al momento opportuno”, è la risposta di Schiavone, pentito del clan, morto lo scorso febbraio.

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