Mafia: nuove minacce a Paolo Borrometi, la solidarietà della categoria

Una nuova grave minaccia nei confronti di Paolo Borrometi, il giornalista siciliano da anni nel mirino della mafia per la sua attività di reporter d’inchiesta …

Una nuova grave minaccia nei confronti di Paolo Borrometi, il giornalista siciliano da anni nel mirino della mafia per la sua attività di reporter d’inchiesta contro le attività della criminalità organizzata. Borrometi ha ricevuto, secondo quanto riporta il sito Interris.it, un messaggio minatorio che, in siciliano, recitava “Picca nai”, letteralmente “Poco ne hai” cioè “Ti è rimasto poco tempo”. Un testo breve, contenuto in una delle tre buste recapitate presso la sede romana di Tv 2000 e composto con ritagli di giornale. Solidarietà al giornalista è arrivata dalle associazioni della categoria (Fnsi, Ordine dei giornalisti e Usigrai). Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti ha espresso “solidarietà al collega: “Paolo, che già da anni vive sotto scorta per il suo impegno nel denunciare la mafia nel ragusano – si legge in una nota -, riceverà sabato a Palermo il premio Francese che è stato presentato a Roma nel corso di una conferenza stampa durante i lavori del Cnog”. La Federazione nazionale della Stampa italiana è ”al fianco di Borrometi, presidente di Articolo21, e della redazione di Tv2000, che in questi mesi ha dato voce alle sue inchieste e raccolto le testimonianze di tanti altri cronisti minacciati da mafia, malaffare e corruzione”, , hanno affermato, in una nota, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Fnsi. «Ora più che mai – proseguono – è necessario non solo garantire, come già avviene, la scorta assicurata dallo Stato, ma soprattutto illuminare a giorno le inchieste di Paolo Borrometi e accendere i riflettori sui covi da cui partono queste intimidazioni». L’Usigrai, le giornaliste e i giornalisti Rai, sono al fianco di Paolo. ”Chiediamo alla Rai” – afferma in una nota l’esecutivo Usigrai di ”continuare a illuminare le sue inchieste, come quelle di tutti i cronisti sotto tiro”. Il Cdr di Tv200 e ribadisce l’appoggio totale a Paolo ”per il suo lavoro di denuncia della mafia e di racconto delle realtà positive che la contrastano. Un impegno – si legge in una nota – fatto proprio negli anni da Tv2000, che continuerà a portare avanti insieme al collega”.

Fonte: Ansa.