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“Leggo con stupore l’incredibile vicenda della collega Lisa Marzoli che non potrà più condurre un programma sulla rete Rai perchè si è rifiutata di ‘accettare’ la pubblicità occulta che le imponeva l’azienda. Ne rimango sbalordito in quanto questo problema fu affrontato e risolto qualche anno fa quando ero ancora presidente dell’Ordine del Lazio. Che cosa succedeva in alcuni programmi di successo? Che alla fine, sulla striscia che appariva in video, il giornalista che conduceva il programma era accomunato a prodotti di qualsiasi tipo. Faccio un esempio per essere più chiaro. Se io Bruno Tucci indossavo una cravatta di un famoso negozio, si diceva che Tucci vestiva con cravatte del signor x. Se una giornalista indossava abiti di Armani (è solo un esempio) si scriveva espressamente che la collega vestiva Armani. Insomma, pubblicità vera e propria. Con i miei colleghi di consiglio conducemmo una lunga battaglia con la Rai, con Mediaset e La7 e, alla fine, vincemmo. Tanto è vero che da quel momento in  poi sulla striscia le cravatte e i vestiti non erano accomunati al giornalista, ma si dice soltanto che si ringrazia Tizio o Caio per aver fornito questi prodotti. L’accordo è stato raggiunto qualche anno fa e l’Ordine del Lazio a cui il presidente Dario Gattafoni si può rivolgere, dovrebbe avere tutto l’incartamento in segreteria. In questo modo, ritengo che il contenzioso dovrà finire e la collega Lisa Marzoli rientrare alla conduzione del programma che le è stato ingiustamente tolto”.

Bruno Tucci, consigliere dell’Ordine del Lazio

L’incredibile vicenda di Lisa Marzoli, conduttrice di un programma di successo, accantonata perché giornalista che aveva respinto l’invadenza dell’ufficio marketing. Vincono gli inserzionisti pubblicitari. Scende in campo l’Ordine delle Marche, che “esprime sconcerto e preoccupazione per decisioni che palesano una grave mancanza di rispetto verso norme professionali poste a garanzia della qualità e dell’indipendenza dell’informazione”.

di Dario Gattafoni, presidente dell’ Ordine Giornalisti Marche

Testo consultabile al seguente indirizzo: http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=18077

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