Un ponte ideale fra il Giardino della Memoria di Ciaculli (Palermo) e la Casa del Jazz di Roma per unire le due iniziative organizzate …
Un ponte ideale fra il Giardino della Memoria di Ciaculli (Palermo) e la Casa del Jazz di Roma per unire le due iniziative organizzate rispettivamente da Gruppo Cronisti siciliani, in collaborazione con l’Associazione regionale della stampa e l’Ordine regionale dei giornalisti e da Ossigeno per l’informazione, in occasione della Giornata mondiale indetta dall’ONU per mettere fine all’impunità per i reati contro i giornalisti.
La proposta è stata lanciata lo scorso 27 ottobre, in un collegamento video, da Alberto Spampinato presidente di Ossigeno e Roberto Leone vice segretario dell’associazione della Stampa Siciliana, alla quale ha fatto eco la disponibilità di Guido D’Ubaldo, presidente dell’Ordine regionale dei Giornalisti del Lazio. L’occasione è stata la concomitante manifestazione durante la quale entrambi gli organizzatori ricordavano il 51° anniversario dell’uccisione del cronista di Ragusa Giovanni Spampinato e numerose altre vittime innocenti. Evento, quello svoltosi a Roma, che era stato accreditato anche dall’Ordine dei giornalisti del Lazio nell’ambito della formazione continua.
La Casa del jazz a Roma e il Giardino della Memoria di Ciaculli (Palermo) sono due luoghi simbolo: entrambi beni confiscati alla criminalità organizzata e restituiti alla collettività che ne ha fatto dei beni pubblici a disposizione di ogni cittadino, per coltivare la memoria delle vittime innocenti della criminalità mafiosa.
Il Giardino della Memoria di Ciaculli (Palermo) onora ognuna di queste vittime piantumando e coltivando un albero per reca una targa con il suo nome, apponendo delle targhe ricordo, organizzando delle visite, a cura del Gruppo Cronisti siciliani, in collaborazione con l’associazione regionale della stampa e l’ordine regionale dei giornalisti.
Alla Casa del Jazz di Roma, Ossigeno dell’informazione fa la stessa attività rendendo viva la memoria dei 30 giornalisti italiani uccisi, con convegni, con la celebrazione di ciascun anniversario, con l’aggiornamento continuo dell’archivio online “Cercavano la verità”, con cerimonie e convegni, accanto al Pannello in Memoria dei cronisti italiani uccisi apposto all’ingresso accanto a una grande lapide con i nomi di novecento vittime innocenti della mafia, dalle più’ note alle più dimenticate.
Nei prossimi giorni verranno raccolte idee e proposte dei partner del Gruppo cronisti siciliani nella gestione del Giardino della Memoria (a cominciare dal presidente dell’Ordine regionale dei giornalisti della Sicilia, Roberto Gueli) su come potenziare il valore sociale ed educativo di questi due musei della memoria civile, con iniziative rivolte soprattutto ai più giovani.