Murat-Sabuncu

In carcere il direttore di Cumhuriyet insieme ad altre tredici persone tra giornalisti e dirigenti. Murat Sabuncu, questo il nome dell’erede di Can Dundar alla guida del giornale simbolo del secolarismo in Turchia, è stato arrestato e la sua casa perquisita. Insieme a Sabuncu arrestati anche il giornalista Guray Oz, l’editorialista e scrittore Hikmet Cetinkaya e il vignettista Musa Kart.

L’accusa è per tutti quella di avere commesso crimini per conto dell’organizzazione guidata da Fethullah Gulen (Feto) e del Pkk. In Turchia “le mobilitazioni non bastano, intervenga l’Ue”, è il commento dei vertici dell’Fnsi, il segretario Raffaele Lorusso e il presidente Giuseppe Giulietti: “bisogna tenere alta l’attenzione su quanto sta accadendo in Turchia ormai da anni e, soprattutto, all’indomani del fallito colpo di Stato del 15 luglio scorso, con migliaia di giornalisti, docenti universitari, scrittori, magistrati, impiegati pubblici finiti in prigione”.

“Le istituzioni dell’Unione europea e i governi nazionali – spiegano Giulietti e Lorusso – intervengano con decisione per porre fine ad una situazione di palese violazione dei diritti umani e civili. Un Paese che si professa democratico non può imporre il bavaglio all’informazione, cuore di ogni sistema politico che abbia al centro i propri cittadini”.

Il blitz della polizia turca nella sede del giornale risale al 31 ottobre. Subito dopo centinaia di persone, riferisce la Cnn, tra cui alcuni deputati di opposizione in Turchia, si sono radunate davanti alla redazione di Istanbul del quotidiano laico Cumhuriyet per protestare contro i mandati d’arresto.

Dura anche la reazione di Amnesty International, attraverso il suo direttore per l’Europa e l’Asia centrale, John Dalhuisen, secondo cui in Turchia è in atto un “tentativo sistematico di silenziare tutte le voci critiche”

Per il presidente dell’Europarlamento, Martin Schulz, “è l’ennesima linea rossa attraversata in Turchia contro la libertà di espressione. Cumhuriyet non è soltanto un altro giornale indipendente: è il più antico giornale laico nel Paese, un’istituzione della Repubblica”.

“Non ci arrendiamo”, è il titolo scelto dal quotidiano all’indomani del blitz contro la sua redazione. L’ex direttore Can Dundar è fuggito all’estero nei mesi scorsi. Sono 40mila le persone arrestate dalla Turchia di Erdogan nell’ambito della caccia al Feto.

Fonte: www.primaonline.it

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